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Limiti Reggio Emilia, As.tro: 'Tutelare salute e tenuta delle imprese'

23 giugno 2021 - 11:42

In audizione al Tavolo unico di coordinamento del commercio del Comune di Reggio Emilia As.tro chiede un'ordinanza sul gioco equilibrata che tuteli salute, imprese ed occupazione.

Scritto da Redazione
Limiti Reggio Emilia, As.tro: 'Tutelare salute e tenuta delle imprese'

Avviata dal Comune di Reggio Emilia l'interlocuzione con gli stakeholder del settore a proposito della futura ordinanza oraria sul gioco, prevista dopo l'approvazione del regolamento in materia da parte del consiglio comunale della città emiliana.

Nella mattinata di oggi, 23 giugno, si è riunito in videoconferenza il Tavolo unico di coordinamento del commercio del Comune. Si è trattato di un primo incontro informativo in cui sono state coinvolte le associazioni di categoria ed As.tro è intervenuta con gli avvocati Massimo Piozzi e Isabella Rusciano del Centro Studi che, nel corso della discussione, hanno esposto quelle che sono le potenziali criticità delle limitazioni orarie all’offerta di gioco legale che rischiano di favorire la riemersione del circuito illegale di gioco mentre compromettono la tenuta economica delle imprese e dei pubblici esercizi che ospitano congegni da gioco con gravi conseguenze sul fronte occupazionale, senza dimenticare, poi, l’inefficacia nella lotta al disturbo da gioco, come emerge da numerosi studi scientifici condotti in materia.

 

Come confermato dall’assessora al Commercio, non c’è ancora un testo dell’ordinanza sindacale ma da oggi prende avvio l’istruttoria per l’emanazione della stessa: a questo proposito, sotto invito della stessa assessora, As.tro produrrà delle osservazioni scritte che verranno tenute in considerazione nel corso dell’istruttoria.
 
Si è trattato di un incontro con un’amministrazione comunale aperta al confronto e l’auspicio è che si possa arrivare ad una soluzione equilibrata che tuteli la salute e, al contempo, salvaguardi la tenuta delle imprese e dell’occupazione in un contesto territoriale già duramente colpito dagli effetti espulsivi della legge regionale 5/2013.
 

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