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Gioco vietato per 16 ore al giorno, CdS 'sconfessa' il Comune di Vinovo

02 luglio 2021 - 13:46

Il Consiglio di Stato accoglie ricorso del gestore dell'ippodromo di Vinovo contro i limiti orari imposti dal comune al funzionamento degli apparecchi da gioco.

Scritto da Fm
Gioco vietato per 16 ore al giorno, CdS 'sconfessa' il Comune di Vinovo

“La determinazione impugnata, che vieta il funzionamento dei predetti apparecchi per 16 ore al giorno, non dà alcun conto di adeguati approfondimenti istruttori che giustificassero l’adozione di tale stingente misura restrittiva in relazione alle specifiche esigenze della collettività locale”.

Con questa motivazione il Consiglio di Stato accoglie il ricorso straordinario al presidente della Repubblica proposto da Hippogroup torinese Spa, gestore del locale ippodromo, contro il Comune di Vinovo (To) e la determinazione regolamentare con cui ha imposto delle limitazioni orarie all'utilizzo degli apparecchi da gioco con vincita in denaro installati negli esercizi commerciali del territorio, vietandone l'uso dalla mezzanotte alle 14 e dalle ore 18 alle ore 20.

Come evidenziato anche dal ministero dell'Economia e delle finanze nella relazione integrativa fornita su richiesta del Consiglio di Stato, “Le motivazioni genericamente addotte nel preambolo della delibera non sembrano supportate da adeguata istruttoria in ordine all’effettiva necessità di una fascia oraria di utilizzo così ridotta; né si fa espresso riferimento alle caratteristiche del territorio comunale, alla popolazione e al numero di persone colpite dalla problematica della dipendenza dal gioco d’azzardo”.
 
I giudici quindi rimarcano che “misure fortemente restrittive dell’attività di impresa” devono essere “supportate da adeguata e puntuale istruttoria - anche in un settore, quale quello in esame, in cui possono venire in considerazione effettive esigenze di tutela della salute pubblica” e “ va senz’altro ribadita anche con riguardo a determinazioni, come quella impugnata con il presente ricorso, adottate anteriormente alla stipulazione dell'Intesa (sul riordino dei giochi, Ndr) perfezionata nella Conferenza unificata del 7 settembre 2017”.
 

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