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Lignè (Egba): "Arrivare a una singola licenza o a un passaporto per il gioco online"

25 giugno 2012 - 09:15

In attesa dell’incontro per discutere sulla regolamentazione del gioco d’azzardo online che si terrà il 27 giugno al Parlamento europeo, Egba, che rappresenta gli operatori privati del gioco d'azzardo online, regolamentati in Europa, rende note le sue aspettative circa il piano d'azione della commissione Ue sul mercato del gioco d'azzardo online. Conte (comm. Finanze): Su accorpamento Aams ci confronteremo con Governo

Scritto da Sm

In vista di questo evento al quale il commissario per il Mercato interno, Michel Barnier, parlerà pubblicamente del gioco d'azzardo online per la prima volta dalla sua apparizione al Parlamento lo scorso novembre, Sigrid Ligné, Segretario Generale della Egba ha detto: “La domanda europea di servizi di gioco d'azzardo online continua a crescere . Come per altre aree di eCommerce, i consumatori europei hanno votato con un click del mouse. Se non esiste un quadro giuridico per consentire ai prodotti più popolari di arrivare sul mercato, può accadere che i consumatori si rivolgano a operatori senza licenza e non regolamentati, con tutti i rischi associati. Un maggiore coordinamento tra Stati membri è pertanto essenziale per garantire una regolamentazione efficace e per la protezione per i consumatori”.

L’Egba ha elogiato il commissario Barnier per aver contribuito a fornire un dibattito sulla politica dell’Ue in materia di gioco d’azzardo online attraverso la sua consultazione sul Libro verde e l’avvio di seminari di esperti per stabilire i fatti in relazione a questioni fondamentali, come la prevalenza del problema del gioco d’azzardo.

L'Egba ha anche salutato positivamente la relazione del Parlamento europeo (con la relazione di Creutzmann), adottata nel novembre 2011, che riconosce per la prima volta che soluzioni nazionali stand-alone non siano adatte per affrontare la dimensione transfrontaliera del settore, e nemmeno la tutela dei consumatori, e chiede l'adozione di un quadro comunitario per il gioco d’azzardo online; esorta la Commissione europea come 'custode dei trattati' per combattere i regimi protezionistici e rapidamente avviare procedimenti d'infrazione, alcuni dei quali sono rimasti in sospeso dal 2008.

Sigrid Ligné ha continuato: “Nessun settore economico può sopravvivere in un clima di costante incertezza giuridica. Alcuni regimi nazionali sono chiaramente in contrasto con il Trattato a base di "linee rosse" che cercano di combattere il pregiudizio protezionista, e la situazione sta solo peggiorando. Alcuni sono anche arrivati al punto di introdurre sanzioni penali nei confronti degli operatori e dei consumatori dell'Ue, violando palesemente il diritto comunitario, ma la Commissione non fa nulla. Senza l’azione della Commissione oggi, alcuni Stati membri continueranno a considerare di avere ‘carta bianca’ per fare quello che vogliono”.

L'Egba ha anche sottolineato la necessità di una cooperazione amministrativa tra gli Stati membri al fine di costruire una fiducia reciproca. L'attuale mancanza di una comunicazione strutturata ha portato ad una proliferazione di regole, costose duplicazioni di controlli e requisiti, ma anche lacune e incongruenze nel modo in cui sono tutelati i consumatori europei. Per garantire che la cooperazione amministrativa si svolga in modo efficace, l'Ue deve stabilire un obbligo legale, e un canale concordato, per gli Stati membri a dare assistenza reciproca. L’emergere di 27 ‘mini-mercati’ per il gioco d’azzardo online sta danneggiando i consumatori limitando la scelta, favorendo un fiorente 'mercato nero' e non riuscendo così a fornire un quadro commercialmente fattibile per questo segmento importante dell’economia digitale. Questa semplicemente non può essere la via da seguire.

Infine, Egba chiesto una legislazione a livello europeo per il gioco d’azzardo online, in quanto vi è la quasi totalità di altri servizi negoziabili. Oggi, il gioco d’azzardo online cade già, o cadrà, nell'ambito di applicazione di una serie di norme comunitarie, come ad esempio in materia di protezione dei dati, firma elettronica ed e-ID, le concessioni pubbliche e il take-down o il preavviso di contenuti illegali. Ma attualmente non esiste a livello di Ue una direttiva settoriale per il gioco d'azzardo. La normativa Ue dovrebbe realizzare il duplice obiettivo di fornire ai consumatori un livello elevato di protezione in tutta l'Unione europea, e garantire un accesso equo al mercato agli operatori autorizzati.

Sigrid Ligné ha aggiunto: “Il nostro obiettivo finale è ovviamente una singola licenza o un passaporto per il gioco d'azzardo online, come esiste in altri settori. Ma un inizio concreto deve essere realizzato ora dalla Commissione che propone un’armonizzazione dei requisiti di autorizzazione mirata, comuni norme tecniche e strumenti di reporting, norme di tutela dei consumatori sulla base del Workshop Agreement pubblicato nel 2011 dall'organismo europeo di normalizzazione Cen. Non si tratta di aspettative. Essi sono le soluzioni per avvicinarci a un sistema comunitario che mantiene al sicuro i consumatori ovunque si trovino nell’Unione europea, aiutando a ridurre l’attività di operatori illegali, fornendo una parità di condizioni a livello di Ue e producendo molte entrate necessarie per le casse europee in un momento cruciale per la sua economia”.

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