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Rodano (Aams): “Gioco online, serve basso livello di imposizione per farlo funzionare"

22 novembre 2012 - 10:44

Roma - “Siamo stati tra i primi a regolamentare tutti i giochi disponibili sul web. Voglio contestualizzare il gaming online in relazione agli altri giochi”. Lo afferma il responsabile dell’ufficio gioco a distanza di Aams, Francesco Rodano, nel suo intervento al convegno ‘2013 Business and Gambling in Europe’ organizzato a Roma da Business International, nel corso del quale dà importanti conferme circa i tempi di completamento dell’offerta dei casinò online punto it lanciati sul mercato nel luglio dello scorso anno. GUARDA IL VIDEO DELL'INTERVENTO GUARDA L'INTERVENTO DI MARCO CASTALDO (MICROGAME)

Scritto da Cesare Antonini

“Parliamo della spesa nel mercato italiano. In 8 anni siamo passati da 6,4 a 18,4 miliari di euro. Ma il gioco online nel 2011 offriva appena 200 milioni su 9 miliardi di raccolta. Ci vuole un basso livello di imposizione per far funzionare il gioco online ma questa è una brutta news per gli stati che credono di fare i soldi con il gioco online. In Italia fa la parte del leone il settore dell'intrattenimento che cresce ancora rispetto agli altri che calano per via della crisi. Nel 2012 non ci sono risorse e non si gioca. Online si gioca ormai a quasi tutto e nel 2013 arriva anche il lotto. Il 3 dicembre verranno lanciate le slot online ma non si giocano le lotterie e non si scommette sull'ippica”.

Secondo Rodano “a fare la parte del leone nella raccolta è il poker con oltre il 50% seguono le scommesse al 22 e i casinò online al 17 ma cresceranno dopo il 3 dicembre. Abbiamo 200 concessioni online ma grazie al dialogo con la comunità europea siamo compliant totalmente anche in prospettiva ad un futuro mercato unico.

I siti oscurati non funzionano ma con questo siamo riusciti a comunicare ai clienti che esiste un mercato legale e a parità di offerta viene preferito quest'ultimo.

Siamo entusiasti di partecipare il prossimo 5 dicembre all'incontro con l'Ue. Stiamo anticipando l'Action Plan cooperando con i Paesi regolati come la Francia e presto anche Spagna e Portogallo.

Ci sono prospettive in ambito comunitario. Una cooperazione tra alcuni paesi in maniera anche informale per scambiare prassi ed esperienze. Il gruppo di esperti Ue è allargato ai 27 stati più i tre dello spazio economico comune. Da sottolineare che la cooperazione funziona meglio a breve termine e possono esserci influenze pesanti sulle politiche che poi possono essere scambiate con tutti gli operatori. L'obiettivo è sempre quello di completare un'ampia protezione dei consumatori”.

A conclusione del suo intervento, Rodano afferma: "Sulla pubblicità aspettiamo dal confronto dell'Ue perché usciranno regole serie e definitive. Sul gioco compulsivo bisogna fare chiarezza perché alcuni dati non sono proprio corretti".

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