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Specificità gioco online e regolamentazione nazionale, i temi caldi dei 425 emendamenti a relazione Imco

19 aprile 2013 - 08:33

Sono 425 gli emendamenti al Progetto di relazione ‘Il gioco d'azzardo online nel mercato interno’ redatto dalla Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori e di cui è relatore l’europarlamentare Ashley Fox, e di cui è ora disponibile anche la versione in italiano.

Scritto da Amr

Tra quelli presentati, da segnalare l’emendamento presentato da Sirpa Pietikäinen che evidenzia come il gioco online “è diverso da altri settori a causa dei rischi che comporta in termini di tutela dei consumatori dalla dipendenza e dalle frodi e di lotta contro la criminalità organizzata in merito, tra l'altro, al riciclaggio di denaro e alle partite truccate”. María Irigoyen Pérez evidenzia invece che “in assenza di armonizzazione e tenendo in debita considerazione il principio di sussidiarietà, gli Stati membri hanno il diritto di regolamentare il gioco d'azzardo online in conformità con i propri valori e le proprie tradizioni nonché con gli obiettivi di interesse generale perseguiti”, principio ribadito da molti altri europarlamentari. Tra questi Christel Schaldemose che ha presentato un emendamento secondo il quale “tenendo in debita considerazione il principio di sussidiarietà, gli Stati membri provvedono alla regolamentazione del gioco d'azzardo online in conformità con i propri valori e gli obiettivi di interesse generale perseguiti”.

LE LIMITAZIONI AL GIOCO - Secondo Marc Tarabella invece “in assenza di armonizzazione e tenendo in debita considerazione il principio di sussidiarietà, come sancito dalla giurisprudenza della Corte di giustizia dell'Unione europea, eventuali limitazioni degli Stati membri alle scommesse e al gioco d'azzardo possono essere giustificate da motivi di interesse pubblico prevalente, come la tutela dei consumatori e la prevenzione delle frodi e dell'incitamento a spese eccessive o al riciclaggio di denaro”.

Konstantinos Poupakis sottolinea che “la Corte di giustizia dell'Unione europea ha confermato che la fornitura di giochi di sorte o d'azzardo costituisce un'attività economica di natura speciale che può giustificare le limitazioni delle libertà fondamentali del TFUE, in particolare la libera circolazione dei servizi, per motivi di interesse generale prevalente come la tutela dei consumatori, la prevenzione delle frodi e/o la conservazione dell'ordine e della sicurezza pubblica”. María Irigoyen Pérez punta l’accento sul fatto che “la tutela dei consumatori da un'offerta illecita, la prevenzione delle frodi e l'applicazione della legge contro le attività illecite, come il riciclaggio di denaro e le partite truccate, richiedono un'azione coordinata a livello dell'UE”, mentre Nora Berra, Michel Dantin, Sophie Auconie, Marc Tarabella, Toine Manders sottolineano che “si deve garantire un modello di finanziamento sostenibile per la promozione delle gare ippiche e dello sport e l'organizzazione di eventi sportivi su cui vengono effettuate scommesse e su cui gli operatori di gioco d'azzardo percepiscono profitti”.

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