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Peano: “Regole specifiche ed europee per i giochi social”

17 ottobre 2013 - 15:35

Bruxelles - I giochi social necessitano di una regolamentazione specifica, a livello europeo, perché la distanza dalla rigida regolamentazione del gioco online è notevole. Lo ha evidenziato Valerie Peano, avvocato e consulente legale di diverse aziende di gaming, intervenuta al seminario organizzato dall’Easg, 'Social gaming e gambling: minaccia od opportunità?'.

Scritto da Redazione
Peano: “Regole specifiche ed europee per i giochi social”

"Sotto il profilo giuridico in Italia i giochi social sono già assoggettati al codice del consumo e le disposizioni sulle pratiche commerciali sleali sotto la supervisione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, oltre che dal codice della privacy - ha spiegato la Peano - In pratica si basano sulla normativa nazionale che disciplina il commercio elettronico, a loro si applica il principio del controllo nel paese d’origine in ambito europeo".

Il dibattito, però, è molto acceso visto che il social gambling per "grafica e per le modalità di gioco stesso, sono molto simili ai giochi a distanza regolamentati dall’Adm. - ha evidenziato ancora la Peano - Una regolamentazione molto rigida che consente l’accesso soltanto mediante l’apertura di un conto di gioco da parte del giocatore e la verifica della sua identità". La delega fiscale, che prevede normative ancora più stringenti sul settore, con restrizioni che riguardano anche la pubblicità, rappresenta un ulteriore passo avanti in questo senso ma il rischio è di "eccedere sulla regolamentazione dell’online gambling in Italia trascurando la realtà dei giochi social".

SINERGIE POSSIBILI - Sarebbe utile, dunque, ha concluso la Peano, "cogliere le possibili sinergie tra i due comparti anziché vederli antagonisti. Magari direttamente con una norma a livello europeo per evitare una frammentazione in 28 legislazioni nazionali diverse, destinate ad essere già superate in partenza".

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