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Tiso (Sisal): “Bene raccomandazione Ue, ma Italia regina d'Europa nella tutela giocatori online”

24 luglio 2014 - 07:45

Ben venga la raccomandazione della Commissione Europea in materia di gioco online perché “una maggiore armonizzazione a livello comunitario aiuterebbe a massimizzare la tutela dei giocatori e a meglio distinguere gli operatori legali”. Intanto, però, l'Italia rappresenta un modello da seguire all'interno del Vecchio Continente per via delle sue garanzie offerte a Stato e cittadini. E' questa, in estrema sintesi, l'opinione di Marco Tiso, Responsabile online gaming di Sisal Group, che in un'intervista a GiocoNews.it spiega i punti di forza della regolamentazione italiana e cosa manca, ancora, a livello comunitario, per quanto riguarda il gioco online.

Scritto da Sara Michelucci
Tiso (Sisal): “Bene raccomandazione Ue, ma Italia regina d'Europa nella tutela giocatori online”

 

Ci sono elementi di novità nella raccomandazione sul gioco online della commissione Ue, o in Italia ci sono già misure di questo tipo?
“L’Italia può essere orgogliosamente definita una 'best practice' in questo ambito: l’introduzione del Decreto Balduzzi ha contribuito a rendere obbligatorie quelle pratiche che alcuni concessionari già avevano introdotto in modo autonomo da tempo, soprattutto in termini di comunicazione responsabile. Anche in termini di sicurezza, i controlli possono dirsi tra i più elevanti al mondo.
In ambito di comunicazione commerciale, con l’obiettivo di tutelare al massimo le fasce più deboli, Sistema Gioco Italia, cui aderiscono i principali concessionari, ha elaborato a inizio 2012, in collaborazione con l’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria (Iap), linee guida per la pubblicità del settore, ispirate ai principi di trasparenza e rispetto nei confronti dei consumatori e alla tutela dei minori. Le linee guida sono state inserite all’interno dell’ultima edizione del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale dello Iap (articolo 28 ter)”.


Si punta molto alla protezione dei consumatori e dei minori, richiamando la necessità di misure preventive. In Italia qual è il quadro in tal senso?
“Per i giochi online, la legge dispone l’attivazione di sistemi di verifica immediata dell’identità e dell’età del giocatore, volti a consentire l’accesso al gioco ai soli maggiorenni, nonché meccanismi di auto esclusione e limitazione del gioco. Sisal è da anni impegnata in un percorso di responsabilità sociale d’impresa che vede, accanto a iniziative a favore della comunità, un programma di Gioco Responsabile ispirato alle best practices internazionali che, oltre alla sicurezza, promuove un gioco consapevole e a tutela dei minori. Come azienda abbiamo messo in campo una serie di iniziative per rendere sicuro il gioco e nello stesso tempo per affrontare responsabilmente eventuali problemi. Innanzitutto siamo impegnati con Aams in iniziative e campagne di informazione e sensibilizzazione, finalizzate alla promozione del gioco responsabile e di divieto di gioco ai minori. Sisal per evitare che i minori possano accedere all’offerta di gioco online applica, in tempo reale, la verifica dei dati anagrafici, comprensivi di data di nascita e codice fiscale. Se chi prova a registrarsi non è maggiorenne, la richiesta viene automaticamente rigettata”.


Crede che occorra maggiore armonizzazione a livello europeo sul settore dell’online e in che modo?
“Una maggiore armonizzazione aiuterebbe a dare maggiore sicurezza ai giocatori e a creare una reale distinzione tra operatori legali, che quindi applicano in modo corretto le normative anche in ambito di accesso al gioco, e operatori non legali: è necessario un ulteriore sforzo da parte di tutti gli stakeholders, istituzionali e non, nel comunicare al grande pubblico gli impegni degli operatori che esercitano sotto l’egida dell’Agenzia dei Monopoli e che sono autorizzati ad operare sul territorio italiano”.

 

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