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Social Media Week, Sbordoni: “Italia nella top ten mondiale del web più libero”

22 settembre 2014 - 14:21

Roma – “Web è sinonimo di libertà e la rete accessibile a tutti è una tematica che ha coinvolto i vari governi a confrontarsi con Internet”. Lo sottolinea il legale esperto di gaming Stefano Sbordoni, nel suo intervento al convegno (inserito all’interno del fitto programmi di eventi del Social Media Week in corso a Roma) su ‘Cybercrime no trespassing: i cancelli della rete’.

Scritto da Sm
Social Media Week, Sbordoni: “Italia nella top ten mondiale del web più libero”

“Nonostante questo – aggiunge però Sbordoni - ci sono dei limiti nel navigare, come è giusto che ci sia. Prima di affrontare il cybercrime dobbiamo confrontarci sul tema diritto e libertà della rete. Non c'è niente di straordinario nei limiti che la legge applica nella vita di tutti i giorni come in quelli che vanno applicati nella rete. L'hacker in qualche modo può diventare un innovatore del diritto. Il tema del cybercrime è stato trattato a livello mondiale e l'Italia resta tra i dieci paesi dove il web è più libero. I crimini informatici classici sono gli stessi ovunque: accesso abusivo a sistemi informatici; la falsificazione dei contenuti di comunicazione; il danneggiamento a sistemi informatici; l'utilizzo di virus, etc. L'attenzione a mio avviso va focalizzata sull'identità in rete. La tracciabilità deve essere una responsabilità dell'individuo”.

 

 

IL GIOCO – “Il tema del gioco – aggiunge Sbordoni - rappresenta una necessità di limite in quanto la ricerca della tutela del proprio cittadino è centrale. Sicuramente in questo campo siamo stati innovatori con norme che hanno voluto dire le cose come stavano. Se si vuole mantenere il comando di questa attività bisogna avere anche la forza di intervenire anche tecnologicamente. La scelta dei Monopoli fu quella dell'oscuramento dei siti punto com. Sappiamo bene che la tecnologia va avanti e quindi c'è la necessità di rafforzare le limitazioni. L'Italia ha avuto la forza di aprire e normare il mercato del gioco online e lo ha fatto anche bene. Bisogna avere la capacità di chi norma di inseguire le evoluzioni del mercato, cosa che viene fatto poco per le economie virtuali".

 

 

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