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GiGse 2015: 'Educare operatori e giocatori per sviluppare il mercato online'

21 aprile 2015 - 11:18

San Francisco – Per garantire un futuro sostenibile al business del gioco online bisogna prima di tutto educare gli addetti ai lavori e i consumatori. Parola di Lawrence Vaughan di Real Gaming, intervenuto al panel introduttivo del GiGse 2015 – in corso di svolgimento a San Francisco, dove GiocoNews.it è media partner – dal titolo: 'Il gioco online nel 2015 e oltre', al quale hanno aderito tra gli altri: Matt Davey odi Nyx Gaming e Chris Sheffield di Penn National Gaming Inc.

Scritto da Redazione GiocoNews.it
GiGse 2015: 'Educare operatori e giocatori per sviluppare il mercato online'

 

 

Vaughan è noto per essere stato il primo a ricevere una licenza di igaming in Nevada e il primo a creare un software proprietario Html5 per un sito di poker online sul territorio. Alla domanda su cosa ne pensa dei risultati del mercato del poker online in Nevada fino ad oggi, ha risposto che il modello di business reale del gioco è basato sul progresso graduale e che non è sorpreso dei numeri raggiunti fino ad oggi. Vaughan ha però sottolineato la necessità di una educazione per i giocatori e per gli operatori del gioco fisico, spiegando come la principale domanda che gli viene posta da parte dei consumatori è perché devono fornire così tante informazioni durante il processo di registrazione. Fornendo così un esempio di come l'educazione potrebbe alleviare le preoccupazioni dei consumatori. Secondo Vaughan gli operatori dovrebbero riunirsi e educare le masse collettivamente, pensando meno al profitto e più alla concertazione per accelerare il processo di crescita del settore in tutta l'America.

NESSUNA CANNIBALIZZAZIONE PER GIOCO FISICO - Nel seminario ospitato dal GiGse si è discusso anche dei timori di “cannibalizzazione” da parte degli operatori del gioco fisico e, anche se il Regno Unito ha mostrato chiaramente che non ci sono rischi reali rispetto a questo possibile effetto collaterale dell'espansione del gioco online, ci sono ancora preoccupazioni al riguardo. Su questo punto Matt Davey di Nyx Gaming ha sottolineato come in New Jersey si vedono oggi più giocatori nei casinò fisici da quando il gioco online è stato lanciato. Ma il punto su cui convergono tutti i relatori del workshop è il fatto che i veri effetti del debutto del gioco online si vedranno soltanto dopo un periodo di almeno cinque anni.

NEW JERSEY NAVE SCUOLA PER L'ONLINE - Nel secondo dibattito ospitato dal GiGse di San Francisco si è esplorata più da vicino l'esperienza del New Jersey" con Jim Ryan di Pala Interactive, Thomas Winter di Golden Nugget, Rich Roberts di Sportech e George Rover della Division of Gaming Enforcement del New Jersey (Dge).
Ryan ha parlato molto positivamente del mercato locale, nonostante i suoi numeri di fatturato da ritenere "deludenti" almeno finora. "La previsione di 1,1 miliardi è una notizia vecchia, ci stiamo concentrando sul negativo", ha detto. Meglio concentrarsi, secondo lui, sul fatto che si è finalmente arrivati a un mercato regolamentato negli Stati Uniti, un mercato in cui i clienti possono essere sicuri che non saranno frodati, come è certamente accaduto in passato. Ma sopratutto, adesso, "Ogni mercato che in via di regolamentazione potrà esaminare il New Jersey come modello, ed in questo senso si tratta quindi di un successo", sostiene Ryan.


IDEE DI LIQUIDITA' CONDIVISA - Quando si tratta di "siti illegali" che offrono servizi di gioco nel New Jersey, spiega Rover il Dge avrebbe bisogno del governo federale per lavorare insieme in modo da ottenere informazioni complete su tutti i movimenti, cosa ancora oggi difficile, perché si entra in una zona vicina alle attività contro il terrorismo. Tra le possibilità di azione però Rover ha suggerito il blocco degli Ip e la maggiore responsabilità degli affiliati come metodi per scoraggiare l'illegalità, ma le metodologie sono ancora in fase embrionale.
Tra i temi affrontati nel panel c'è anche quello della liquidità internazionale e della collaborazione tra stati e Rover ha spiegato come è stato avviato già da tempo un confronto proficuo con il Regno Unito e che si sta lavorando in questi mesi per arrivare a una maggiore interazione tra i tre stati americani in cui il gioco è stato regolamentato .

 

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