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Procedure infrazione su gioco online, l'Ombudsman Ue: 'Ce in regola'

08 marzo 2018 - 08:55

Secondo l'Ombudsman Ue, non c'è stato alcun caso di cattiva amministrazione da parte della Ce sulle procedure di infrazione sul gioco online.

Scritto da Redazione
Procedure infrazione su gioco online, l'Ombudsman Ue: 'Ce in regola'

L'European Ombudsman (mediatore europeo indaga sulle denunce relative a casi di cattiva amministrazione da parte delle istituzioni o di altri organi dell'Ue) ha respinto il reclamo presentato dall'European Gaming and Betting Association (Egba) affermando dunque, nella sua decisione, che la Commissione Europa non ha mancato di assicurare che il quadro regolatorio sul gioco online in alcuni stati membri fosse in linea con le normative europee.

LA VICENDA - Negli anni scorsi l'Egba aveva presentato alla Commissione europea una serie di denunce d'infrazione ma la Commissione, ricorda l'associazione in una nota, non ha dato seguito a tali denunce e non ha avviato un dialogo aperto con le parti interessate, portandola a chiedere l'intervento del mediatore europeo. Tuttavia, mentre era in corso l'indagine del mediatore, a dicembre 2017, la Commissione ha deciso di chiudere tutte le denunce di infrazione aperte nei confronti degli Stati membri.

Nella sua decisione il mediatore ha concluso che "la Commissione ha un ampio potere discrezionale sul se e come perseguire i casi di infrazione e che la decisione presa rientrava nei limiti di tale discrezione". Il mediatore ha riscontrato che la gestione procedurale della Commissione delle denunce di infrazione non aveva commesso cattiva amministrazione e ha chiuso il caso, senza possibilità di appello, sottolineando che le questioni giuridiche sottostanti possono essere affrontate a livello nazionale.

La decisione del mediatore, secondo l'Egba, lascia tuttavia irrisolte quali migliori pratiche per intervenire nei confronti di quegli Stati membri che risultano essere in violazione del diritto dell'Ue. Questa incertezza è stata ulteriormente aggravata il 28 febbraio quando il Ministero della giustizia ungherese ha emesso un comunicato stampa che respingeva una sentenza della Corte di giustizia europea quel giorno in cui le leggi sul gioco d'azzardo dell'Ungheria avevano violato il diritto dell'Ue. La sentenza della Corte ha rilevato che la legge sul gioco d'azzardo in Ungheria è in conflitto con il diritto dell'Ue e il governo ungherese non può quindi imporre misure di esecuzione sulla base di una legge nazionale che viola il diritto dell'Ue. Tuttavia il fatto che le autorità ungheresi sembrino contente di ignorare questa sentenza, sempre secondo l'Egba, mette in discussione l'autorità della Corte e l'integrità del diritto dell'Ue.
IL COMMENTO DELL'EGBA - "Le procedure di infrazione in questo settore sono diventate un disastro totale da quando la Commissione ha deciso di lavarsi le mani delle sue responsabilità per garantire che la regolamentazione del gioco d'azzardo online negli Stati membri sia in linea con il diritto dell'Ue. Sebbene la decisione del difensore civico sia deludente, conferma che la decisione della Commissione di chiudere questi casi di infrazione è stata una decisione politica. Se la Commissione non sta prendendo seriamente la propria responsabilità di rispettare la legislazione dell'Ue e garantire che gli Stati membri, come l'Ungheria, rispettino le sentenze della Corte di giustizia dell'Ue, allora chi lo farà?", afferma Maarten Haijer, segretario generale di Egba.
 

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