Marasco (LoGiCo): 'Pubblicità gioco, si dialoghi a vantaggio degli italiani'
Il presidente di LoGiCo, Moreno Marasco, commenta le disposizioni sulla pubblicità del gioco contenute nel decreto Dignità.
Scritto da Redazione
“La nostra posizione rispetto al decreto Dignità, come configurato ora, è chiara: non lo condividiamo nel metodo e nel merito. Riteniamo infatti che con un iter legislativo efficiente e definito, che non abbia carattere d’urgenza, si possa costruire una normativa più efficace, grazie al dialogo fra tutte le parti a totale vantaggio e tutela degli italiani. La 'domanda' di gioco esiste da sempre, a prescindere dall’offerta, dai Monopoli e dalla pubblicità".
Lo afferma il presidente di LoGiCo (Lega Operatori di Gioco su Canale Online), Moreno Marasco, secondo il quale "nel nostro settore la comunicazione commerciale, regolamentata e riservata esclusivamente a operatori titolari di concessione, ha un ruolo forse non consueto poiché è fondamentale per distinguere gli operatori legali dai player illegali. Non vi è garanzia che questi ultimi abbiano vincoli alla registrazione (col rischio di aprire le porte al gioco minorile), traccino i fondi (con seri rischi a livello di antiriciclaggio), e che non operino con software truccati, con seri rischi per la tutela dei giocatori.
Siamo certamente consapevoli che sia necessario rendere la pubblicità meno invasiva sterilizzandola da toni a volte aggressivi a livello commerciale, ma a tal fine avevamo già avviato un percorso virtuoso. Invito inoltre tutti i concessionari a rimuovere offerte promozionali aggressive - i bonus -, prestando massima cura soprattutto alla comunicazione televisiva e ad avvalersi in ogni occasione del parere preventivo dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria.
Tutti gli associati di LoGiCo non solo condividono la preoccupazione per il gioco minorile e per i fenomeni di gioco problematico - derive che le nostre aziende ostacolano da sempre con il supporto delle tecnologie più avanzate - ma vogliono combatterli insieme alle istituzioni e al regolatore. Non solo. A nostro avviso serve lavorare congiuntamente e unire gli sforzi sia degli operatori online sia di tutti gli operatori del gioco, includendo anche i rappresentanti di settori che ne sono fortemente toccati come il mondo dello sport e quello dell’editoria. Il nostro intento è quello di promuovere il gioco sicuro e responsabile, senza divieti dalle conseguenze forse non totalmente percepite o sottovalutate, ma migliorando ulteriormente un sistema che è già preso a modello da molti Paesi nel mondo.”