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'Videoterminali', Cassazione annulla sanzione da 124mila euro

29 dicembre 2020 - 12:23

Clienti fruivano di poker room, scommesse e casinò online ma i pc erano sprovvisti di lettori di carte o denaro: Cassazione annulla sanzione ai danni del titolare dell'internet point.

Scritto da Mr
'Videoterminali', Cassazione annulla sanzione da 124mila euro

Finisce con la sentenza della Cassazione il caso del titolare di un internet point lombardo, sanzionato nel 2013 per 124mila euro per quegli otto pc, coi quali i clienti accedevano a poker room, scommesse sportive e giochi a rulli virtuali, che i funzionari Adm definirono "videoterminali non ottemperanti alla normativa vigente in materia di gioco", in particolare riscontravano la violazione dell'articolo 110 comma 9 lettera c) e lettera f-ter del Tulps.

Il titolare non si è dato per vinto, e attraverso i propri legali, di tribunale in tribunale, ha vinto la sua battaglia. La seconda sezione civile della Corte di Cassazione nella sentenza con cui annulla (con rinvio della questione alla Corte d'Appello di Milano per l'applicazione) la sanzione disposta nei confronti del titolare di un internet point di Seregno, in provincia di Monza e Brianza, rileva che la norma in questione vieta l’istallazione di dispositivi che siano “provvisti quanto meno dello strumento di accettazione di gioco ad opera dell’utente, o di periferiche per il pagamento con denaro o carte” e non era questo il caso.

"La macchina - rileva la suprema Corte - deve essere dotata insomma di periferiche e dispositivi necessari per lo svolgimento del gioco, della connessione per la trasmissione dei dati, nonché dei dispositivi di inserimento, lettura e erogazione di denaro, carte o ticket”.

Nel caso specifico i computer si attivavano in presenza di un sistema di elaborazione dati da remoto caratterizzato da una piattaforma telematica di raccolta di gioco a distanza; gli stessi consentivano anche il collegamento a detta piattaforma telematica mediante un soggetto non concessionario per la raccolta di gioco a distanza; dopo avervi fatto accesso con "nome utente" e password, i clienti potevano fruire di poker room, scommesse sportive, gioco a rulli virtuali. Gli utenti utilizzavano conti personali on line aperti da una società, alla quale il titolare dell'internet point riversava il pagamento delle giocate in contanti.

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