skin

Gioco online: su relazione Fox si chiede di rispettare principio di sussidiarietà

20 marzo 2013 - 10:06

In Commissione Imco, sulla discussione della relazione dell’onorevole Ashley Fox, è intervenuto anche il primo ministro di Gibilterra, Fabian Picardo, che ha sottolineato: “Quando Gibilterra è diventata parte dell'Unione europea, fin dall’inizio abbiamo voluto mettere l’integrità del settore del gioco in cima alla lista politica. L’industria è cresciuta in tutto il mondo e sta cercando di avere sempre più adepti.

Scritto da Sara

L’intenzione del mio paese è di evitare una proliferazione degli operatori del gioco d’azzardo in tutto il mondo. Vorremmo trarre beneficio da tale mercato, ma dall’altro lato Gibilterra mette dei paletti e delle condizioni a questo settore. Ci sono paesi che sono passati a un’economia più aperta, mentre noi abbiamo adottato un sistema di licenze e penso che tale sistema possa trovare ampia diffusione. Questo ha portato alla sparizione di molti operatori. Penso che ci sia una lezione importante che si possa trarre dal nostro esempio. La commissione chiede di essere in linea con i principi del mercato interno. È necessario fare chiarezza sulla normativa. Ci piace l'impegno di una maggiore cooperazione tra gli stati membri, anche se fin'ora non è stato fatto. Gli operatori lavoravano senza confrontarsi con gli altri operatori che operavano in altri stati membri. Speriamo che si arriverà a una maggiore cooperazione a livello regolamentare. La tutela dei consumatori è fondamentale e dovrebbe essere estesa a tutti, per questo vogliamo condividere le nostre pratiche con gli altri paesi. Pensiamo che abbiamo la possibilità di approfondire l'idea di una banca dati. Ci sono delle priorità di un piano d'azione contro il riciclaggio nella relazione e questo è fondamentale. Siamo dell'idea di continuare ad autorizzare gli operatori più sicuro. Non vogliamo che i nostri operatori abbiano sedi a grandi distanze, ma solo all'interno dell'Ue. Il marchio di Gibilterra e quello Ue dovrebbero definire il modello di regolamentazione del gioco d'azzardo nel mercato”.

È stato poi messo in evidenza dall’onorevole Aras il sistema finlandese: “In Finlandia la legge definisce i diritti di chi partecipa all’offerta di gioco. I fondi che ne derivano sono utilizzati per promuovere attività sociali e culturali. Si verificano i nominativi, l’età, il domicilio, etc. dei giocatori. La procedura di registrazione si attua verificando i dati di e-banking. Prima di essere registrati non è possibile giocare. In base all'indagine sulla popolazione finlandese, gli effetti dannosi sui consumatori e gli importi di denaro giocati sono diminuiti sensibilmente”.

La parola è passata successivamente ai relatori ombra. Sirpa Pietikäinen (Christian Democrats) ha aggiunto: “È un tema decisamente importante e quindi è necessario arrivare a un accordo politico. Sulla natura di questa relazione, avrei voluto avere più riferimenti delle caratteristiche specifiche del gioco d’azzardo. Sappiamo che si tratta di qualcosa di particolare, non è un business usuale. Presenterò emendamenti in tal senso. Ci sono poi varie tradizioni a livello Ue e quindi il principio di sussidiarietà dovrebbe emergere maggiormente da tale relazione e anche un regolamento paneuropeo, ma prima bisogna rispettare la normativa nazionale. L’identificazione, il fatto di avere un unico conto, vorrei che fossero sottolineati maggiormente. In generale credo che gran parte di questi elementi siano stati ripresi anche dalla relazione Creutzmann”.

Christel Schaldemose (Mep) sottolinea: “È sempre utile scoprire cosa si fa negli altri paesi. Presenterò emendamenti per sottolineare maggiormente il principio di sussidiarietà e l’autorità degli Stati membri. Questi ultimi devono rispettare il trattato, ma forse dovrebbe essere formulato tale principio in modo diverso, perché il gioco online non è un servizio economico ordinario, come altri ambiti. Occorre che ci sia un approccio graduale, in varie fasi e poi la tutela del consumatore, pensando al tema della pubblicità che va affrontato meglio. Sulle partite truccate si può fare molto di più”.

La parola poi passa a Jurgen Creutzmann (Alde Mep), deputato che ha presentato la precedende relazione sul gioco online. “So che Fox ha un po’ le mani legati nella sua relazione e siamo chiamati tutti a concretizzare lo sviluppo di tale documento. Ovviamente chi ha un monopolio vuole mantenerlo, ma anche chi ha adottato un sistema di licenze non è in linea con la normativa. Ho dubbi sul fatto che la procedura di licenza possa essere in linea con la nostra normativa nazionale. Per quanto riguarda la cooperazione amministrativa siamo a favore di un sistema armonizzato per la tutela e l’identificazione dei giocatori. Dobbiamo avere la forza di sfruttare esempi di eccellenza, come la Finlandia. Dobbiamo fare riferimenti a tali paesi che hanno una normativa pertinente. Dobbiamo lottare contro la piaga di un mercato nero che esiste. Dobbiamo anche eliminare oneri amministrativi sui sigilli di qualità. Al contempo una cosa che manca nella relazione è lo sguardo agli operatori illegali, abbiamo bisogno di un quadro giuridico chiaro per la tutela dei consumatori dagli operatori illeciti. Standard minimi che fanno sì che gli stati membri puntino più in alto. Identificazione dei giocatori, dell’età e degli operatori attivi. Dobbiamo adottare nel caso anche delle limitazioni legali. Ovviamente non possiamo essere aggressivi, altrimenti ci sarebbero ripercussioni nel mercato interno”.

Marc Tarabella (Partito socialista) aggiunge: “Sono scioccato dalla relazione Fox. Bisogna fare uno studio sulla distribuzione degli utili e capire come organizzare meglio il mercato del gioco”.

La scadenza per la presentazione degli emendamenti è prevista per il 4 aprile. Il 24 e 25 aprile ci saranno le considerazioni sugli emendamenti, mentre il 29/30 maggio ci sarà la votazione della commissione Imco. Tra giugno e luglio è prevista la votazione in plenaria.

Articoli correlati