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Maggi (Sisal): "Fare una corretta informazione per 'educare' l'opinione pubblica"

11 aprile 2013 - 10:08

Giovanni Emilio Maggi, direttore delle Relazioni Istituzionali di Sisal, alla presentazione della Ricerca 2012-2013 sul gioco online al Politecnico di Milano, afferma: “Come già è stato detto non godiamo di buona stampa. Credo che serva una education dell’opinione pubblica. Questi numeri forniti oggi possono portare a questo. Un dato sostanzialmente negativo come quello della raccolta non dovrebbe uscire più, si deve capire che è necessario parlare solo di spesa netta per dare una informazione corretta”.

Scritto da nostro inviato Daniele Duso

Maggi inoltre aggiunge: “Oggi sono emersi dati troppo pessimistici. Forse eravamo troppo abituati a dati di crescita più significativi. Vorrei dare una lettura più positiva. Questo è un settore relativamente giovane in Italia, che dal 2006/7 ha raggiunto quello dell'Uk. L'Italia ha fatto una scelta coraggiosa di un regolamento anche fiscale per evitare che i giocatori italiani continuassero a rivolgersi a siti non regolamentati. Certamente l'Italia ha un portafoglio completo, soprattutto ora con le slot online e le betting exchange, delle quali sinceramente non sentivamo l'esigenza. Al di là di questi elementi il settore è stato anche fortemente bloccato a livello pubblicitario. È necessaria comunicazione ben fatta. Trovare online pubblicità di siti illegali stranieri e un divieto di pubblicità di siti legali italiani sarebbe un danno. Se ci fosse un mercato europeo regolamentato sulla base di quello italiano, francese, spagnolo e danese credo che ciò potrebbe portare anche a una riduzione dei costi di compliance. Non dimentichiamo che i grandi scandali del calcio scommesse sono stati favoriti dal facile accesso a siti irregolari, dunque ben venga il controllo dello Stato”.

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