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Fanelli (Adm): 'Nessuna migrazione dal terrestre al virtuale, la priorità il contrasto all'illegalità'

09 aprile 2015 - 08:34

Milano - “La spesa complessiva in giochi a distanza nel 2014 è stata pari a 728 milioni, invariata rispetto a quella del 2013. Il trend è peraltro sostanzialmente stabile nel periodo 2011-2014, nonostante la progressiva introduzione di nuovi giochi e il continuo recupero di quote di gioco dal circuito illegale.

Scritto da Ac
Fanelli (Adm): 'Nessuna migrazione dal terrestre al virtuale, la priorità il contrasto all'illegalità'

Il dato del 2014 è addirittura inferiore del 3% rispetto al massimo che fu raggiunto nel 2012. Nel contesto più generale dei giochi con vincita in denaro in Italia, il gioco online si conferma come una componente relativamente piccola. La quota percentuale della spesa totale dei giochi investita dai giocatori nel gioco online è pari a 4,15%, uguale a quella del 2013 e non dissimile da quella degli anni precedenti. Tenuto conto dell’avvenuta progressiva canalizzazione di quote del gioco illegale nel circuito legale, la propensione al gioco online pare addirittura in calo. La prevista migrazione di quote di gioco dal terrestre al virtuale, spesso considerata come inevitabile, non si sta al momento verificando”. Lo sottolinea Roberto Fanelli Direttore Giochi ad interim dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nel report del Politecnico di Milano sul gioco online. “Le ragioni di tale andamento del settore del gioco online meritano un approfondimento, se consideriamo che altri settori dell’e-commerce e dell’intrattenimento online crescono con tassi annui a due cifre. La penetrazione espressa dal numero medio di giocatori che hanno movimentato un conto di gioco nel mese di riferimento è pari a 640.000 nel 2014, inferiore del 4% rispetto all’anno prima, e rappresenta poco più del 2% degli utenti internet maggiorenni abituali. Le procedure – strettamente regolamentate – d’identificazione, registrazione e pagamento costituiscono, anche in relazione alla resistenza del consumatore italiano a trasferire i propri dati, un filtro che determina un accesso controllato e consapevole, e rappresentano, quindi, uno strumento di protezione del potenziale giocatore. Se spiegato da tale requisito di sicurezza e protezione del giocatore, i ridotti volumi conseguiti del gioco online rappresentano un segno di qualità del sistema del gioco online italiano e non affatto un limite”, prosegue Fanelli. È importante che tali caratteristiche dell’offerta legale vengano apprezzate e riconosciute dall’opinione pubblica, affinché il sistema del gioco online legale venga valorizzato sia come infrastruttura per attività di intrattenimento legittima e responsabile sia come strumento competitivo efficace di contrasto dell’offerta illegale e incontrollata. Per quanto riguarda la gamma di prodotto, nel corso del 2014 l’offerta del gioco legale è stata ulteriormente migliorata e integrata, e può ormai considerarsi completa. In particolare nel 2014 sono stati introdotti il betting exchange (le scommesse sportive tra giocatori), che ha per il momento conseguito volumi abbastanza contenuti, e alcune varianti di giochi già esistenti, volte ad adeguarli alle preferenze del consumatore. In tale contesto, va considerato che il cosiddetto ‘palinsesto complementare’ delle scommesse, vale a dire la facoltà dei concessionari di affiancare un proprio programma di eventi a quello ufficiale dell’Agenzia, e le scommesse virtuali erano stati introdotti nell’ultima parte del 2013 e quindi gli effetti di tali novità si sono concretamente dispiegati solo nel 2014. Complessivamente, l’innovazione di prodotto nel 2014 si è focalizzata sul segmento delle scommesse che, infatti, ha conseguito un aumento significativo di raccolta dopo alcuni anni di flessione, grazie al consistente recupero di quote di gioco praticato sui siti non autorizzati.

 

Le evoluzioni future dell’offerta saranno rivolte da un lato all’innovazione dei prodotti esistenti, in modo da contrastare sempre meglio l’offerta illegale, dall’altro all’ulteriore sviluppo e qualificazione dei canali a distanza alternativi, costituiti innanzitutto dallo smartphone e dal tablet che, anche nel 2014, hanno visto accrescere significativamente la propria penetrazione. Il contrasto del gioco illegale negli anni passati è stato perseguito soprattutto – come detto – attraverso l’introduzione dei nuovi giochi ancora mancanti nella gamma di quelli regolamentati dallo Stato. Nel 2014 ci si è invece concentrati su un’efficace azione di moral suasion che ha portato, da una parte, diversi operatori ad abbandonare l’offerta di gioco illegale verso il nostro Paese, e, dall’altra, tutti i principali fornitori di software di gioco online a decidere di negare i propri servizi agli operatori che agiscono sul mercato italiano senza una regolare concessione statale. Il contrasto al gioco illegale resta una priorità fondamentale per i prossimi anni e deve essere perseguito sia attraverso azioni sanzionatorie mirate, anche in collaborazione con le Autorità di regolamentazione di altre Paesi, come pure avvenuto con successo recentemente, sia garantendo una offerta legale attrattiva per i giocatori e economicamente soddisfacente per gli operatori. Riguardo a tale ultimo punto il mercato del gioco online si è dimostrato nel corso degli anni duro e selettivo, tanto che si sono registrati diversi casi di interruzioni dell’attività o di cessioni di aziende titolari di concessione. Nel corso del 2014 l’Agenzia ha proseguito il proprio impegno internazionale conservando il ruolo di riferimento che le è stato sempre riconosciuto a livello comunitario. L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli costituisce un riferimento privilegiato e ascoltato per i Paesi europei che in numero crescente decidono di introdurre una regolazione nazionale del gioco online. Il gruppo così allargato dei regolatori nazionali si riunisce periodicamente in ambito comunitario e con il progressivo incremento del numero dei Paesi aderenti è cresciuta la capacità di produrre concreti riferimenti comuni che rendono progressivamente più omogenei e compatibili i diversi ordinamenti. In particolare, il 14 luglio 2014, grazie a questi contributi collettivi, la Commissione Europea ha adottato una ‘Raccomandazione sui servizi di gioco d’azzardo online’, che rappresenta il primo intervento comunitario su questa materia e si prefigge l’adozione di principi comuni della comunicazione commerciale responsabile e della protezione del consumatore e dei minori. Tale raccomandazione, tra l’altro, fornisce spunti di notevole interesse in vista dell’attuazione dell’art. 14 della legge 23 del 2014 (la c.d. ‘delega fiscale’), che saranno tenuto in dovuta considerazione nel processo, ormai in fase avanzata, di stesura del decreto delegato di riorganizzazione della legislazione del gioco italiana. La pubblicazione del decreto delegato costituisce un atteso momento di svolta per il gioco in generale, in quanto consentirà di rafforzare le condizioni normative che garantiscano un’offerta di gioco sempre più sicura e responsabile, una migliore protezione dei soggetti vulnerabili e dei minori e un più efficace contrasto al gioco illegale e alla criminalità. L’Osservatorio, con il supporto della Sogei, e attraverso la grande qualità delle analisi e delle ricerche operate dal Politecnico di Milano, costituisce e costituirà uno strumento indispensabile per l’Agenzia nell’esercizio di proprio ruolo di “governo” del comparto del gioco online”, aggiunge Fanelli.

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