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Il Covid-19 cambia il gaming a Malta: tra aiuti mirati e un nuovo futuro

08 aprile 2020 - 10:11

Anche l'isola del gaming europeo subisce un duro colpo dalll'emergenza coronavirus: ma mentre il governo studia interventi ad hoc le aziende immaginano il nuovo futuro.

Scritto da Redazione
Il Covid-19 cambia il gaming a Malta: tra aiuti mirati e un nuovo futuro

La pandemia da coronavirus è destinata a cambiare tutto e tutti. A partire dalle imprese del gioco. Anche (e soprattutto) in un ambiente ultra-specializzato in questo tipo di attività come l'isola di Malta. Ed è proprio ciò che si stanno chiedendo analisti ed esperti di gaming, insieme al governo locale, valutando le misure da adottare prima e dopo l'emergenza. Come spiega Enrico Bradamante, presidente dell'iGaming European Network (iGen, l'associazione di categoria che rappresenta 21 aziende leader di iGaming con sede nell'isola), in un'intervista rilasciata al The Malta Independent, nella quale evidenzia che il settore dei giochi a Malta sta subendo un forte impatto, poiché la maggior parte delle società di iGaming offre anche scommesse sportive deve fare i conti (letteralmente) con il fatto che la quasi totalità degli eventi sportivi è stata cancellata a causa della pandemia del coronavirus.  "Attualmente, con la maggior parte degli eventi sportivi (tornei di calcio, il campionato europeo, Wimbledon e le Olimpiadi, ecc.) che sono stati rinviati o cancellati, le aziende stanno subendo un effetto negativo nell'immediato e lo stanno proiettando sul resto dell'anno", sostiene Bradamente. Aggiungendo tuttavia che gli operatori stanno anche sperimentando un crescente interesse per gli sport virtuali e gli eSports e un aumento del gioco sui prodotti di casinò online. Anche se alcune aziende hanno dovuto lasciare andar via il proprio personale, sia pure in numeri molto bassi, per i quali si prevede che questi stessi professionisti troveranno un nuovo impiego abbastanza rapidamente, poiché c'è ancora un'esigenza nel settore, soprattutto di personale esperto.

GLI AIUTI ALLE IMPRESE - Nel corso delle ultime settimane, il governo di Malta ha pubblicato tre pacchetti di aiuti finanziari e misure per sostenere le imprese e salvaguardare l'occupazione; tuttavia, nel complesso, queste misure non si applicano al settore dei giochi online, sebbene si applichino ai casinò terrestri e alle altre sale da gioco chiuse. "Mentre siamo tutti colpiti da Covid-19, alcune aziende, come i servizi di compagnie aeree e il turismo, sono passate dall'essere occupate e fiorenti, a non avere alcun tipo di business da fare - spiega Bradamante - Quindi comprendiamo che il governo ha posto la priorità su altre aziende rispetto al settore iGaming", affermando che iGen dialoga regolarmente con le autorità, tenendole aggiornate sulla situazione e spiegando cosa sta succedendo nel settore e specificando che il governo sta discutendo con il settore iGaming per vedere se è possibile fornire aiuti finanziari.
 
IL CAMBIAMENTO NEL GAMING - Guardando al futuro, Bradamante afferma che il Covid-19 influenzerà tutti e tutte le aziende. "Nel settore dei giochi, credo che vedremo un cambiamento nel modo in cui le società di gioco struttureranno le loro operazioni". Spiegando che il settore è flessibile e in rapida evoluzione e che, considerando l'efficienza dei dipendenti mentre lavorano da casa, ciò potrebbe avere un impatto sul modo in cui le aziende distribuiranno il lavoro in futuro.
“La maggior parte delle aziende di iGaming, come molte altre aziende ad alta tecnologia, ha i propri dipendenti che lavorano oggi da casa. Anche se questa è una necessità specifico del momento, potrebbe avere un effetto duraturo. Potremmo vedere le aziende optare per uffici più piccoli, in modo che una parte della forza lavoro sarà basata in ufficio, mentre il resto lavorerà in remoto, potenzialmente su base di rotazione", sostiene Bradamante. Ciò avrebbe quindi un impatto sulla domanda di spazi per uffici e anche per immobili residenziali poiché alcuni dipendenti stranieri potrebbero scegliere di rimanere a Malta mentre altri potrebbero decidere di tornare nei loro paesi di origine, ha aggiunto. Ma tutto questo non significa che le società lasceranno Malta. “Come industria, siamo molto impegnati e a nostro agio con l'isola di Malta come sede dell'eccellenza del gioco e sentiamo anche un elemento di responsabilità. Il settore dei giochi è la seconda industria più grande di Malta, subito dopo il turismo. Abbiamo la responsabilità di andare avanti, soprattutto durante questo periodo di incertezza".
 
IL PUNTO DI VISTA DEL GOVERNO - Anche il segretario parlamentare per i servizi finanziari e l'economia digitale, Clayton Bartolo, ha fatto riferimento alla situazione e agli effetti che avrà sul settore. "La segreteria parlamentare mantiene un dialogo aperto con tutte le parti interessate del settore offrendo al contempo tutto l'aiuto necessario", ha dichiarato al The Malta Independent. Il segretariato parlamentare ha sottolineato che il gioco a Malta è un pilastro economico molto importante e che prima della crisi il suo contributo al Pil nazionale era equivalente al 13,6 percento.
"Inutile dire che il pieno impatto di Covid-19 sul Pil del paese non è facile da prevedere per il momento, anche se il segretario parlamentare viene informato che l'Mga condurrà presto un sondaggio tra i suoi licenziatari per ottenere più dati statistici. Come governo, insieme alle parti interessate, faremo del nostro meglio per salvaguardare questa importante nicchia economica", ha concluso Bartolo.

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