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Commissione Finanze Camera: "Disposizioni sui giochi troppo generiche"

12 settembre 2012 - 08:23

La legge delega fiscale prevede che l’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato, adotti, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, misure in materia di giochi pubblici on line, lotterie istantanee e apparecchi e congegni di gioco, volti ad assicurare, con riferimento ai rapporti negoziali in essere alla data di entrata in vigore della legge stessa, il reperimento delle maggiori entrate necessarie alla copertura degli oneri indicati dal comma 1.

Scritto da Sara

In merito alla formulazione della disposizione la commissione Finanze della Camera, dove il testo si trova, segnala innanzitutto come essa sia formulata in termini generici, in quanto non specifica se tali maggiori entrate debbano essere reperite attraverso un innalzamento del prelievo erariale sui giochi, mediante modifiche delle modalità di gioco o introduzione di nuovi giochi, ovvero ancora attraverso un incremento dei canoni o di altre prestazioni finanziarie richieste ai concessionari dei giochi medesimi.

In entrambe le ipotesi evidenzia come una modifica delle condizioni nelle quali opera il comparto dei giochi, se non valutata con attenzione, potrebbe avere effetti pericolosi per gli equilibri economici di tale mercato, giungendo anche a compromettere la realizzazione dell’ingente gettito che tale comparto assicura all’erario.

Inoltre segnala come una modifica unilaterale dei rapporti negoziali con i concessionari potrebbe determinare un ampio contenzioso con tali soggetti, potenzialmente oneroso per l’erario. Rileva altresì come la disposizione intervenga su una tematica su cui è già intervenuto l’articolo 2, comma 3, del decreto-legge n. 138 del 2011, il quale ha previsto che con decreti dirigenziali dell’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato siano emanate disposizioni in materia di giochi pubblici finalizzate ad assicurare maggiori entrate allo Stato, in misura non inferiore a 1.500 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2012.

Tali misure potevano riguardare, tra l’altro, l’introduzione di nuovi giochi, l’indizione di nuove lotterie, anche ad estrazione istantanea, l’adozione di nuove modalità di gioco del Lotto, nonché dei giochi numerici a totalizzazione nazionale, la variazione dell’assegnazione della percentuale della posta di gioco a montepremi ovvero a vincite in denaro, della misura del prelievo erariale unico, nonché della percentuale del compenso per le attività di gestione ovvero per quella dei punti vendita. In attuazione delle predette previsioni il Direttore dell’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato ha adottato il decreto 12 ottobre 2011, il quale ha introdotto nuove modalità di gioco del Lotto e dei giochi numerici a totalizzatore nazionale, ha istituito nuovi giochi, ha variato la misura del prelievo erariale unico ed ha introdotto un diritto sulle vincite relative ad alcuni giochi.

Marco Causi (PD) ritiene che il gettito nel settore dei giochi possa essere influenzato con le conseguenze evidenziate dal Sottosegretario anche sulle indicazioni contenute nei documenti di bilancio non soltanto dall’elasticità della domanda rispetto al prezzo, ma anche dall’andamento negativo del reddito, cui è probabilmente dovuta la riduzione registrata nel primo semestre dell’anno in corso.

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