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Bobba (Pd), “Passo indietro del decreto Balduzzi, in aula si dovrà tornare a previsioni iniziali”

12 settembre 2012 - 13:50

Avevo salutato positivamente la decisione del Ministro Balduzzi di inserire nel Decreto Sanità delle norme che imponessero dei limiti al proliferare del gioco d’azzardo. Una battaglia combattuta coraggiosamente dal Sindaco di Santhià, che, con un’ordinanza, aveva imposto limiti alla nuove aperture di sale da gioco e portato il problema all’attenzione del Ministro.

Scritto da Sm

Ora, le norme previste dal Decreto Sanità relativamente al gioco d’azzardo rappresentano un arretramento rispetto alle ben più coraggiose ipotesi iniziali, e questo passo indietro non può che lasciarmi alquanto deluso. Il limite dei 500 metri dai luoghi sensibili (scuole, ospedali, centri giovanili, ecc.) prima è passato a 200 metri per poi scomparire e lasciare il passo a una generica indicazione di “non prossimità” tra le sale scommesse e i luoghi sensibili. Così come è venuto meno il divieto dei messaggi pubblicitari nella fascia protetta tra le 16 e le 19.30. Anche qui si è optato per una indicazione generica, ovvero il divieto di tali messaggi nei programmi prevalentemente rivolti ai giovani.


E’ certamente importante che il legislatore riconosca l’esistenza delle ludopatie, ma se si vuole davvero tutelare la salute dei più giovani e impedire che l’azzardo impoverisca un numero sempre maggiore di famiglie ci vogliono divieti più rigorosi e precisi. Il decreto Balduzzi, così come formulato, anche se contiene novità importanti (come il divieto di ingresso per i minori nelle sale da gioco e l’obbligo negli spot di ricordare il rischio di dipendenza) non dà adeguate risposte ai problemi sollevati da diversi Comuni, a cominciare da quello di Santhià.


Personalmente mi impegnerò affinché, tramite appositi emendamenti, le previsioni iniziali possano venire reintrodotte durante il percorso di approvazione del decreto nell’aula della Camera.

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