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Dl Sanità: no a limite 500 metri per sale giochi e norme più stringenti per pubblicità

10 ottobre 2012 - 09:53

Distanze minime e pubblicità. Ecco i temi fondamentali affrontati oggi dalla commissione Affari Sociali negli emendamenti presentati dai vari gruppi sulle disposizioni in materia di gioco contenute nel Dl Sanità. Nella decina di emendamenti presentati all'articolo 7, si chiede la reintroduzione della distanza minima di 500 metri, inizialmente prevista nelle bozze del decreto circolate prima del suo varo a Palazzo Chigi a inizio settembre.

Scritto da Redazione GiocoNews

Ma la commissione ha deciso di far sparire l’indicazione dei 500 metri. Un emendamento approvato oggi prevede infatti che sia Aams “tenuto conto degli interessi di settore” a decidere “una progressiva ricollocazione delle sale slot, sulla base di criteri relativi alle distanze da istituti scolastici, strutture sanitarie e ospedaliere, luoghi di culto, centri socio-ricreativi e centri sportivi, definiti con decreto del Ministro dell’Economia, di concerto con il Ministro della Salute, previa intesa sancita dalla Conferenza unificata, da emanare entro 120 giorni dalla data di entrate in vigore del decreto Balduzzi”.

Passa l’emendamento che prevede che “i gestori delle sale da gioco e di esercizio in cui vi sia offerta di giochi pubblici espongano all’ingresso e all’interno dei locali il materiale informativo predisposto dalle Asl diretto a evidenziare i rischi correlati al gioco e a segnalare la presenza sul territorio dei servizi di assistenza dedicati alla cura e al reinserimento sociale delle persone con patologie correlate al gioco”. Via libera anche per l’emendamento che prevede che il ministero dell’Istruzione segnali “alle scuole primarie e secondarie la valenza educativa del tema del gioco affinché gli istituti possano predisporre iniziative didattiche volte a rappresentare i potenziali rischi connessi all’abuso”. Il Ministero dell’Economia dovrà anche emanare, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge, un decreto per la “progressiva introduzione di soluzioni tecniche volte a bloccare automaticamente l’accesso ai minori anche mediante l’uso esclusivo di tessera elettronica, tessera sanitaria o codice fiscale nonché ad avvertire automaticamente il giocatore dai pericoli di dipendenza da gioco”. Inoltre i controlli nelle sale da gioco, previsti inizialmente nel numero di 5mila, salgono ora a 10mila.

Ce ne è anche per la pubblicità. Passano gli emendamenti che chiedono il divieto di trasmettere spot pubblicitari sul gioco nei trenta minuti prima e dopo le trasmissioni rivolte ai minori e nelle sale cinematografiche, in occasione della proiezione di film destinati ai minori, oltre che sulla stampa periodica destinata ai minori.

Sul fronte del gioco online passa emendamento che chiede di vietare “la messa a disposizione presso qualsiasi pubblico esercizio di apparecchiature che consentono ai clienti di giocare sulle piattaforme di gioco messe a disposizione dei concessionari online autorizzati”.

Sempre sulla pubblicità, passa l'emendamento di Paola Binetti (Udc) che chiede di indicare la reale possibilità di vincita. Ok anche per la sospensione delle procedure esecutive per chi è affetto da ludopatia, proposta da Andrea Sarubbi (Pd).

Alcuni rumors danno per probabile la presentazione di un maxiemendamento del Governo dovrebbe all'emendamento all’articolo 7.

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