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Videogiochi, Forza Italia chiede incentivi per l'industria italiana

15 ottobre 2020 - 08:37

Sul tavolo del Mibact l'interrogazione dei deputati Palmieri e Aprea che chiedono al Governo misure per lo sviluppo del settore dei videogiochi in Italia.

Scritto da Redazione
Videogiochi, Forza Italia chiede incentivi per l'industria italiana

"Si tratta di un settore in fase di sviluppo, che rappresenta un giro di affari di circa 1,8 miliardi di euro, un mondo fatto di imprenditori giovani e di formazione prevalentemente tecnica e scientifica, un universo che testimonia effervescenza anche in campo universitario e che è destinato sempre più a stringere un anello di congiungiunzione con l’industria culturale, il cinema, l'architettura e le ricostruzioni storiche". Così i deputati di Forza Italia, Palmieri e Aprea descrivono l'industria italiana dei videogiochi e chiedono al Governo, attraverso un'interrogazione rivolta al ministro dei Beni e delle attività culturali, che introduca incentivi pubblici dedicati, perché le realtà del videogaming possano competere anche con player maggiori.

"La crisi economica determinata dall’emergenza sanitaria da Covid-19 ha messo in difficoltà la maggior parte dei settori produttivi compresa l’industria dei videogiochi - spiegano i deputati -. Lo scenario italiano, pur essendo fortemente in crescita, si misura ancora con difficoltà nel confronto con i sistemi Paese di riferimento per lo sviluppo di videogiochi a livello internazionale che si caratterizzano per la presenza di un numero più ampio di aziende di maggiori dimensioni che hanno beneficiato del sostegno pubblico, con policy mirate dedicate al settore, come ad esempio il credito d’imposta; l’industria italiana dei videogiochi è infatti caratterizzata dalla presenza di piccole e medie imprese che, sulla base delle stime di Iidea – Italian interactive digital entertainment association (ex Aesvi) – l’associazione di categoria dell’industria del videogaming –, nel quasi 90 per cento dei casi, ricorre all’autofinanziamento per difficoltà di accesso al credito".

L'EFFETTO DEL LOCKDOWN SUL SETTORE DEI VIDEOGAMES - "Il periodo di lockdown - riferiscono in Aula a Montecitorio i due Forziati - ha determinato un incremento della vendita di software a scopo ludico, ma questo settore produttivo italiano necessita di incentivi pubblici per competere sul mercato anche nazionale, con competitor più grandi e di conseguenza più solidi dal punto di vista dell’accesso alle risorse finanziarie; la legge n. 220 del 2016 – proseguono - ha introdotto tra i destinatari di un credito di imposta anche le industrie dei videogiochi, ma non risultano essere stati adottati tutti i decreti attuativi in materia nonostante siano passati ormai 4 anni dall’approvazione della legge".
 
COSA CHIEDE FORZA ITALIA AL GOVERNO - Con l'interrogazione, i due esponenti Fi chiedono di sapere in quali tempi l'esecutivo Conte preveda di completare il processo per l’emanazione di tutti i decreti attuativi che introducono il credito d’imposta ai fini delle imposte sui redditi alle imprese operanti nel territorio italiano nella produzione e nella distribuzione nazionale di software videoludico, allo scopo di incentivarne lo sviluppo e di favorire gli investimenti del settore videoludico, e quali iniziative intenda adottare per garantire l’applicazione.

 

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