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Covid-19 e gioco, in Campania stop a circoli ludici e ricreativi

16 ottobre 2020 - 09:20

Il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha firmato una nuova ordinanza con misure tese a contenere e prevenire il contagio: ulteriori restrizioni per il settore del gioco.

Scritto da Redazione
Covid-19 e gioco, in Campania stop a circoli ludici e ricreativi

"Coronavirus guastafeste", è proprio il caso di dirlo visto che il governatore della Campania Vincenzo De Luca, con una nuova ordinanza firmata giovedì 15 ottobre, ha proibito anche i banchetti, che solitamente seguono cerimonie civili o religiose, con invitati estranei al nucleo familiare convivente.

Il provvedimento fa seguito a quelli già adottati e, ancora una volta, colpisce tra gli altri anche il settore del gioco: "Sono sospesi - si legge infatti nell'ordinanza - le attività di circoli ludici e ricreativi".

L'evoluzione della situazione epidemiologica da Covid-19, impossibile negarlo, sta generando nel Paese un clima per niente piacevole e sta togliendo via via ai cittadini anche il gusto dell'intrattenimento. L'intenzione del governo per ora resta quella di scongiurare un nuovo lockdown, quindi evitare che il detto "Natale con i tuoi" diventi un imperativo.

Intanto però in Campania De Luca ha già adottato misure più restrittive rispetto a quelle contenute nel Dpcm del 13 ottobre. Come anticipato, prima di disporre la sospensione dei circoli ludici e ricreativi aveva anche imposto l'obbligo per i gestori delle sale gioco di: consentire l’ingresso nei locali di esercizio soltanto previa disinfezione delle mani con soluzioni idroalcoliche e misurazione della temperatura corporea, vietando l’ingresso ove essa risulti superiore a 37,5°C; limitare la presenza dell’utenza all’interno dei locali, in modo tale da garantire il rispetto di un distanziamento minimo di 1,5 metri tra le persone; di adottare ogni misura, anche organizzativa, volta a scongiurare ogni assembramento anche all’esterno, pena la sospensione dell’attività e le ulteriori sanzioni previste.

Misure insomma volte a limitare al massimo le circostanze di assembramenti pericolosi in ogni ambito, privato e pubblico.

Con l’obiettivo di ridurre la mobilità difficilmente controllabile, De Luca ha inoltre sospeso le attività didattiche in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado e in parte anche negli atenei.

Quanto alla ristorazione, a tutti gli esercizi di è vietata la vendita con asporto dalle ore 21. Resta consentito il delivery, quindi l'attività presso le strutture organizzate per il servizio senza il rischio di assembramenti, senza limiti di orario.

"All'atto dell'accertamento delle violazioni, si legge nell'ordinanza, l'autorita' procedente puo' disporre la chiusura provvisoria dell'attivita' o dell'esercizio per una durata non superiore a 5 giorni. Il periodo di chiusura provvisoria e' scomputato dalla corrispondente sanzione accessoria definitivamente irrogata, in sede di sua esecuzione. In caso di reiterata violazione del provvedimento la sanzione amministrativa è raddoppiata e quella accessoria è applicata nella misura massima".

 

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