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Disagio economico e criminalità, rischi anche nel gioco con dilagare illegalità

14 novembre 2020 - 09:54

Il viceministro dell'Interno Mauri: 'In Toscana la Camorra è attiva nel traffico di rifiuti, nel gioco d'azzardo e nelle scommesse online'.

Scritto da Redazione
Disagio economico e criminalità, rischi anche nel gioco con dilagare illegalità

Si concentra in modo particolare sulla Toscana l'interrogazione dei deputati locali della Lega, Potenti, Lolini, Ziello, Picchi, Legnaioli e Billi, non senza generalizzare e quindi ammettere che il fenomeno della criminalità organizzata investe l'intero Paese, soprattutto alla luce del crescente disagio economico-finanziario di famiglie ed imprese, derivante dal perdurare dell’emergenza virus Covid-19" che non è sfuggita all’attenzione delle radicate realtà criminali d'Italia". Dal ministero dell'Interno, arriva la conferma con le specifiche dei clan attivi anche nel comparto del gioco.

Nel riportare alcuni dati in proposito, i deputati in questione hanno chiesto al ministero dell'Interno di conoscere i dettagli delle indagini del caso proprio in Toscana "visto - argomentano - che la crisi socio-economica post virale determinerà forti e ulteriori rischi di infiltrazione e rafforzamento delle mafie", i leghisti hanno chiesto anche di sapere quali iniziative di competenza intenda assumere il dicastero guidato da Lamorgese, al fine di prevenire le attività dei sodalizi criminali.

"In relazione alla situazione esistente nella regione Toscana, appare opportuno evidenziare, preliminarmente, come la sua fiorente economia rappresenti da tempo una forte attrattiva per le organizzazioni di tipo mafioso. Più in particolare - ha detto il vice ministro dell'Interno Matteo Mauri alla Camera - si rileva che lo scalo marittimo di Livorno, oltre a favorire gli interscambi commerciali con i vari settori produttivi nazionali, risulta impiegabile anche per i traffici illeciti da diverse compagini criminali. Ampie attività info-investigative hanno, infatti, da tempo dimostrato l’attività di sodalizi contigui alla Camorra, alla 'Ndrangheta e a Cosa nostra nella regione Toscana.

GIOCO E SCOMMESSE - Con riferimento alla camorra, risultano operativi, in molte province toscane, soggetti collegati al clan dei Casalesi, con interessi diversificati nel traffico illecito di rifiuti, nel gioco d’azzardo e nelle scommesse on-line. Nel territorio di Firenze, si sono evidenziati soggetti riconducibili al clan Maliardo originario di Giugliano in Campania (NA), interessati ad investire denaro di provenienza illecita in attività imprenditoriali e iniziative economiche di varia natura".

Nel suo intervento Mauri ha snocciolato via via i soggetti attivi nei diversi territori toscani, molti dei quali legati alle 'ndrine e operativi soprattutto nel traffico di sostanze stupefacenti. "Come noto - ha detto il viceministro dell'Interno - è alta l’attenzione di questa amministrazione sulla possibilità che il contesto economico-finanziario che si prefigura della fase post-pandemica favorisca l’inserimento della criminalità organizzata nelle attività economiche". Questo fa sperare che il Governo non abbandoni il gioco pubblico.

"Nell’ultimo periodo - ha aggiunto Mauri - specifiche direttive sono state diramate ai questori, evidenziando l’importanza di prevedere mirati strumenti analitici, in grado di monitorare e prefigurare le possibili evoluzioni del quadro economico-finanziario, anche legate all’eventuale cessazione delle restrizioni e alla ripresa delle attività economiche. È stata sottolineata, altresì, la necessità di mantenere elevata l’attenzione verso determinati reati spia, indici di fenomenologie di infiltrazione criminale, anche mafiosa, nelle pieghe economiche-finanziarie; si pensi alle fattispecie riconducibili all’attività estorsiva, all’usura, alle attività di riciclaggio e reimpiego di denaro o beni di utilità e provenienza illecita, alle speculazioni volte alla fagocitazione immobiliare o imprenditoriale favorite dal bisogno impellente di denaro contante, al trasferimento fraudolento di beni, nonché alle truffe per il conseguimento di erogazioni pubbliche, al condizionamento del ciclo degli appalti".

"Sotto il profilo investigativo, i servizi di polizia giudiziaria non mancano di porre attenzione a specifici 'alert' situazionali, in grado di disvelare concretamente il tentativo di infiltrazione criminale, anche mafioso, in segmenti economici e nelle pubbliche amministrazioni. In conclusione - ha garantito il Viminale - si assicura il rilevante e quotidiano impegno di questa amministrazione, al fine di contrastare, con la massima risolutezza, ogni tentativo di infiltrazione delle organizzazioni criminali, anche con riferimento al sistema economico e produttiva della regione Toscana".

 

 

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