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Ippica, Parisi (Pdl): “Membri giurie di gara sostituiti in maniera poco chiara da Assi”

06 aprile 2012 - 08:33

Quali siano gli orientamento del Governo nell'ambito delle proprie competenze in relazione al comportamento della dirigenza dell'Assi, che non appare conforme ad una gestione corretta, in conseguenza dell'applicazione di una deroga degli stessi regolamenti approvati dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, in tema di nomina dei componenti della giuria, cui spetta il compito importante di controllo della regolarità delle corse ippiche?

Scritto da Amr

Lo chiede in un'interrogazione a risposta scritta al Ministro alle Politiche agricole e a quello all'Economia il deputato del Pdl Massimo Parisi, che vuole anche sapere "quali iniziative di competenza si intendano assumere in relazione alla sostituzione dei giudici, che appare costituire una evidente violazione procedurale, con riferimento all'omologazione dei risultati delle corse, che hanno conseguentemente previsto l'assegnazione di denaro pubblico, quale il montepremi, autorizzando pertanto il pagamento delle scommesse alle corse ippiche", se "non ritenga opportuno assumere, in tempi rapidi, iniziative volte ad annullare l'omologazione di quei risultati convalidati in maniera che appare all'interrogante di dubbia regolarità" e, infine, se non ritengano opportuno "in caso fossero accertate le gravi violazioni di applicazione delle disposizioni regolamentari da parte dell'Assi, così come esposto in premessa, adottare iniziative di carattere disciplinare nei confronti della dirigenza della medesima Agenzia, al fine di ripristinare le condizioni di legalità nell'applicazione delle disposizioni previste in tema di nomina dei componenti della giuria dell'Agenzia per lo sviluppo del settore ippico".


Parisi ricorda in premessa che "il 1° aprile 2012, l'Associazione italiana giudici ippici, ha proclamato uno stato di agitazione, manifestando l'indisponibilità da parte di tutti i giudici ippici, nel proseguire gli incarichi professionali assegnati, a causa di una situazione conflittuale con la stessa Agenzia in ordine al trattamento economico; secondo quanto risulta da informazioni in possesso degli interroganti, la stessa Agenzia ha provveduto, in maniera quantomeno singolare, a nominare altri soggetti incaricati a svolgere le delicate funzioni di giudici delle corse ippiche, senza la pubblicazione di alcun provvedimento amministrativo; la decisione ed il comportamento da parte dell'Agenzia risultano ancora più sorprendenti, a giudizio degli interroganti, in considerazione del fatto che i suddetti soggetti, ad avviso dell'interrogante, arbitrariamente incaricati di svolgere il pubblico servizio di funzionari per il controllo della regolarità delle corse ippiche, non erano in possesso dei requisiti necessari previsti dal regolamento, per essere nominati quali componenti della giuria, essendo stati scelti con criteri che appaiono casuali ed immotivati e, in alcuni casi in evidente conflitto d'interessi; la condotta dell'Agenzia per lo sviluppo del settore ippico, a giudizio degli interroganti, rappresenta una palese violazione dei principi in tema di buona amministrazione, imparzialità ed efficienza che dovrebbero invece costituire i capisaldi dell'azione della stessa Agenzia, anche considerando che la regolarità dello svolgimento delle corse è indispensabile per la validità delle scommesse che sulle stesse vengono effettuate, nonché sulla distribuzione di denaro pubblico attraverso il monte premi".

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