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Ministro Riccardi: "Su ludopatia iniziato percorso di analisi"

31 maggio 2012 - 13:01

“L'accesso facile ai giochi d’azzardo, il volume e la frequenza dell'offerta costituiscono fattori idonei a favorire lo sviluppo della dipendenza da gioco d’azzardo patologico”. Lo afferma il ministro per l’Integrazione e la Cooperazione Andrea Riccardi nel corso dell’audizione in Commissione Affari sociali alla Camera, intervenuto nell'ambito dell'indagine conoscitiva sugli aspetti sociali e sanitari della dipendenza dal gioco. Coscioni (Pd) a Riccardi: Esiste già una regolamentazione della pubblicità Buonfiglio (Gruppo Misto): Dimissioni Rapetto, perdita importante anche nelle indagini su gioco Calcio-scommesse, Girlanda (Pdl): Bilancio dello Stato potrebbe risentire della riduzione delle giocate

Scritto da Redazione GiocoNews

Secondo Riccardi l’indagine è “un evento importante perchè ha consentito di aprire un confronto sulla problematica del gioco patologico. Il gioco compulsivo sfrutta aree ampie di disagio sociale tra giovani ed anziani”. Sul gioco online, il ministro mette in evidenza “la scarsa capacità di controllo soprattutto per quanto riguarda i minori” e sulla pubblicità, punto su cui batte da tempo, ricorda che “può influenzare persone vulnerabili e non consapevoli dei rischi connessi al gioco. La dipendenza è diventata un problema di interesse pubblico a causa dell’aumento della pubblicità che rappresenta messaggi ingannevoli, studiati per indurre i giocatori a pensare che il gioco d’azzardo sia divertente e che porti a una ricchezza immediata”.
La ludopatia “assume una rilevanza sempre maggiore e rischia di avere ricadute forti sul tessuto sociale. Il miraggio di una ricchezza facile e immediata, incentivato anche dalla pubblicità, si è trasformato in una spesa pesante per le famiglie. A rischio sono gli adolescenti, le persone sole e le persone affette da altre dipendenze”. Per contrastare la ludopatia, in via sperimentale, “sono state avviate procedure di analisi per prevenire i fenomeni ludopatici”.
In un momento di crisi, continua Riccardi, “il gioco rappresenta una falsa ma attraente speranza”.

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