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Terremoto Emilia: dal Governo ipotesi di una tassazione sulle vincite

05 giugno 2012 - 08:15

Spunta l’ipotesi di un prelievo fiscale extra sulle vincite dei giochi dei Monopoli di Stato per finanziare la ricostruzione delle zone dell’Emilia e della Lombardia colpite dal terremoto. Secondo i primi calcoli del governo, che potrebbe prendere delle decisioni in materia già domani al Consiglio dei Ministri, come annuncia il Corriere della Sera, per gli interventi più urgenti servirebbero almeno 2-3 miliardi di euro. E l’aumento di due centesimi dell’accisa sui carburanti, già deciso, non riesce a garantire il gettito necessario. L’aumento delle imposte sulla benzina dovrebbe assicurare al massimo tra i 500 e i 600 milioni di euro. Nuove tasse su vincite, Passamonti (Sistema Gioco Italia): Nessun gettito erariale aggiuntivo, ma rischio illegalità Possibile tassazione sulle vincite: la Borsa ne risente As.tro replica al Fatto Quotidiano: “Nessun regalo alle slot, solo rimborsi dovuti” Baio: “Preu al 20 percento per fronteggiare emergenza terremoto”

Scritto da Redazione GiocoNews

Così, nell’attesa di individuare altre fonti di finanziamento comprese quelle che possono derivare dalla spending review, e definire il contributo a fondo perduto che potrebbe essere concesso dall’Unione Europea, il governo ha cominciato a ragionare sulla possibilità di aumentare le tasse sulle vincite dei giochi. Già Vincenzo Visco, nel 1997 dispose l’utilizzo di una parte dei fondi ricavati dalla vendita dei biglietti della Lotteria Europa per finanziare la ricostruzione dopo il sisma che colpì Marche e Umbria nel 1997. Mentre Giulio Tremonti, dopo il terremoto dell’Aquila, attraverso il decreto Pro Abruzzo, istituì nuovi gratta e vinci e immise nel mercato italiano le vlt, nuovi apparecchi da intrattenimento con vincite fino a 500mila euro, per recuperare fondi da destinare alla ricostruzione. Nel caso di Monti, però, non vogliono essere istituiti nuovi giochi, bensì si potrebbe pensare di tassare di più le vincite.

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