skin

Lannutti (Idv): “Governo ponga freno a liberalizzazione gioco e dia più poteri a comunità locali”

20 giugno 2012 - 07:24

Quali iniziative intende assumere il Governo al fine di porre un freno al modello di liberalizzazione controllata del gioco d'azzardo in Italia, che si è progressivamente trasformato in insidiosa deregulation, come testimonia l'abnorme espansione delle proposte di giochi in ogni comune di Italia, prevedendo nel frattempo una moratoria rispetto all'immissione di nuovi giochi, sia per quantità che per qualità, e la rinuncia ad ampliare ulteriormente la raccolta e i ricavi derivanti dall'azzardo, anche nel caso di nuove emergenze nazionali che richiedono l'immediato introito di risorse? Nuove estrazioni del lotto a sostegno della valorizzazione del patrimonio culturale

Scritto da Amr

Lo chiede il senatore dell’Italia dei Valori Elio Lannutti in un’interrogazione nella quale chiede inoltre di sapere se il governo non intenda intervenire con azioni di competenza per restituire un potere decisionale alle comunità locali che sono espropriate di ogni funzione di ‘governo’ del fenomeno considerato che i Sindaci non possono intervenire sulle licenze, perché totalmente scavalcati dall'attuale legge dello Stato; quali iniziative voglia intraprendere per impedire la pubblicità del gioco d'azzardo con appositi divieti, non diversamente da quanto avviene per il tabacco e se, nell'ambito della consapevolezza della normativa europea in merito, si ritenga che gli Stati nazionali debbano riaprire il confronto sull'intera questione all'interno della Commissione e nello stesso Parlamento di Strasburgo; quali risultino essere le somme stanziate e le risorse disponibili e quelle ulteriori destinate alla prevenzione del fenomeno del gioco d'azzardo patologico e, specificatamente, per quel che concerne la prevenzione per i minori di 18 anni; quali risultino essere i programmi e le linee di azione conseguenti e necessari a contrastare il fenomeno della ludopatia; se non si intenda inserire il gioco d'azzardo patologico all'interno dei livelli essenziali di assistenza con una normativa volta ad equiparare il diritto alle cure e l'accesso gratuito e diretto ai servizi già garantiti nelle altre forme di dipendenza patologica devolvendo, al fine di rendere sostenibile i costi di tale equiparazione, l'1 per cento del fatturato complessivo sul gioco alla riparazione dei danni, direttamente o indirettamente indotti e provocati dall'espansione del fenomeno e dall'aumento delle situazioni di dipendenza; come intenda adoperarsi per costituire un tavolo di confronto con le associazioni e i servizi impegnati nel settore, al fine di definire i criteri e le iniziative di una corretta ed efficace campagna di educazione al gioco e di prevenzione dei rischi indotti dal gioco d'azzardo.

Articoli correlati