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Ippodromo Capannelle, Nucara (Gruppo Misto) chiede tutela dei livelli occupazionali

08 agosto 2012 - 08:12

Quali iniziative il Governo intende assumere a tutela dei livelli occupazionali all’ippodromo romano ‘Le Capannelle’? Lo chiede, in un’interrogazione a risposta scritta al ministro delle Politiche agricole Mario Catania, il deputato del Gruppo Misto Francesco Nucara. Il parlamentare ricorda in premessa che l’impianto è attualmente gestito in concessione dalla società Hippogroup Roma Capannelle spa che ha chiesto, l’8 marzo 2011 il concordato, pensando così di poter proseguire le attività d’impresa, grazie a un piano di esdebitazione con i creditori e un progetto economico-industriale per gli anni 2011-2016 che prevede il pagamento del 100 per cento dei creditori privilegiati e del 25 per cento dei creditori chirografari. All'esame delle commissioni il disegno di legge Scandroglio sui giochi

Scritto da Amr

“La crisi aziendale nasce da fattori diversi: la crisi economica diffusa, la significativa riduzione delle scommesse ippiche di oltre il 43 per cento”, ma anche “la contrazione delle disponibilità di bilancio dell’UNIRE, la riduzione del calendario delle corse e la più esigua disponibilità degli importi messi in palio destinati a scuderie e allevatori; il congelamento dei contributi incentivanti gli investimenti negli ippodromi dal cosiddetto fondo investimenti UNIRE anno 2000”. Eppure “la Hippogroup Roma Capannelle spa avrebbe effettuato investimenti in strutture, illuminazione, scuderie, e altro grazie ad aumenti di capitale; il contratto di concessione dell’importo di 2.380.000,00 euro annui, insostenibili per le circostanze sopra riportate è stato ridotto con il concordato a 1.000.000,00 di euro anche per gli effetti di una comunicazione che l’UNIRE il 15 febbraio 2011 ha inviato ai comuni italiani proprietari di ippodromi, al fine di ottenere una riduzione dei canoni di concessione; nel giugno 2010 la Hippogroup Roma Capannelle spa ha chiesto e ottenuto dalla regione Lazio i benefici della ‘cassa integrazione guadagni in deroga’; gli accordi fra la Hippogroup Roma Capannelle spa e il comune di Roma prevedevano che nel proseguimento dell’attività d’impresa fossero fatti salvi l’avviamento e l’occupazione (dipendenti nel numero di 72 unità) alla data della presentazione della rinegoziazione della concessione di locazione fino al 31 dicembre 2016; si è preferito dar corso alla procedura concordataria perché la continuità d’impresa tutela meglio le ragioni di tutti i creditori, dei dipendenti e della società che così ha evitato la dichiarazione di fallimento; la Hippogroup Roma Capannelle spa a far data dal 1° agosto 2012, a quanto consta all’interrogante, sarebbe intenzionata a cedere un ramo d’azienda avente attività diversa dal core business, utilizzato per la manutenzione del verde del comprensorio, delle piste di gara e di allenamento, delle aree ricettive aperte al pubblico, nonché della manutenzione ordinaria dei fabbricati attigui all’ippodromo; ad avviso dell’interrogante occorrerebbe verificare se la Hippogroup Roma Capannelle spa, in presenza di una concessione del comune di Roma e con un concordato in atto, possa modificare la sua ‘gestione e conduzione degli ippodromi’ in una ‘semplice’ funzione amministrativa; fra le finalità del concordato sarebbe espressamente richiamata quella del ‘contenimento del costo del personale’ e nel testo dell’accordo si leggerebbe testualmente: ‘programmerà un piano di esodo incentivato ed effettuerà pensionamenti senza sostituzione dei ruoli’; non appare corretta dunque la decisione della Hippogroup Roma Capannelle spa di procedere alla cessione di un ramo d’azienda che, così come prospettata, potrebbe determinare il licenziamento dei dipendenti cui verrà chiesta la mobilità presso una diversa sede e/o località di lavoro, mentre gli accordi sottoscritti prevedono la salvaguardia dei posti di lavoro e una diversa procedura di esodo”.

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