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Decreto sanità, in Commissione Affari sociali pronti gli emendamenti dei relatori sui giochi

10 ottobre 2012 - 07:58

Prosegue stamattina l’esame da parte della Commissione Affari sociali della Camera del Decreto sanità e degli emendamenti a esso presentati. Nel corso della seduta di ieri, alla presenza del ministro della Salute Renato Balduzzi, sono state esaminate le proposte emendative presentate all’articolo 7. Livia Turco (Pd), relatore, anche a nome del relatore Barani, ha invitato i presentatori dell’emendamento 7.54 a ritirarlo in quanto confluirebbe in una riformulazione dell’emendamento 7.51, che si riserva di precisare nella seduta di oggi. Dl Sanità: no a limite 500 metri per sale giochi e norme più stringenti per pubblicità Binetti: Sarà necessario specificare le effettive possibilità di vincita nelle campagne pubblicitarie Palagiano (Idv): Dubbi su sospensione procedure esecutive per malati di gioco Dl Sanità, Sarubbi (Pd): Bene le norme su gioco e pubblicità, finisce far west

Scritto da Anna Maria Rengo

Ha invitato il presentatore al ritiro dell’emendamento Vessa 7.13. Ha espresso parere favorevole sull’emendamento 7.11 e parere contrario sugli identici emendamenti 7.15 e 7.18.

Invita a riformulare l’emendamento Casini 7.26. Esprime parere contrario sugli emendamenti 7.42 e 7.19 e parere favorevole sugli identici emendamenti 7.52 e 7.76. Esprime parere favorevole sugli emendamenti 7.55 e 7.56, purché riformulati e parere contrario sugli emendamenti 7.53, 7.6 e 7.32. Invita i presentatori a ritirare l’emendamento 7.23 il cui contenuto verrebbe assorbito dalla riformulazione degli emendamenti 7.55 e 7.56.

Esprime parere contrario sugli identici emendamenti 7.43 e 7.20. Esprime parere favorevole, a condizione che siano riformulati, sugli emendamenti 7.57, 7.24 e 7.59. Esprime parere contrario sull’emendamento 7.58.

Con riferimento agli emendamenti 7.33, 7.69, 7.63, 7.47, 7.66, 7.44, 7.65, 7.37, 7.38, 7.29, 7.14, 7.1, 7.64 e 7.40 Molteni, tutti riferiti alla questione della distanza minima da determinati luoghi, e agli emendamenti 7.62 e 7.46, preannuncia la proposta di riformulazione dell’emendamento 7.69 De Pasquale, il cui spirito è quello di andare incontro alle finalità di tutti gli emendamenti testé citati. Invita quindi i presentatori a ritirarli. Esprime quindi parere contrario sugli emendamenti 7.21, 7.16 e 7.74, 7.22, 7.27, 7.45, ed invita al ritiro i presentatori degli emendamenti 7.60, 7.63, in quanto ricompreso nell’emendamento 7.61 su cui il parere è favorevole, e 7.39. Esprime parere favorevole sull’emendamento 7.30, purché riformulato, ed invita al ritiro dell’emendamento 7.31. Esprime parere favorevole sull’emendamento 7.67, parere contrario sull’emendamento 7.68, 7.48, 7.12. Esprime parere favorevole sull’emendamento 7.41 e parere contrario sugli emendamenti 7.5, 7.70, 7.34. Parere favorevole sull’emendamento 7.4, e parere favorevole sull’emendamento 7.7 purché riformulato. Invita al ritiro i presentatori degli emendamenti 7.8, 7.17, 7.50, e 7.72, quest’ultimo in quanto ricompreso nella riformulazione dell’emendamento 7.7. Esprime infine parere contrario sugli emendamenti 7.25, 7.3, 7.10, 7.36 ed invita a ritirare gli identici emendamenti 7.71, 7.49 e 7.35.

Esprime parere favorevole sull’emendamento 7.2 e parere contrario sugli emendamenti 7.9 e 7.28.

Giuseppe Palumbo, presidente, verifica la disponibilità da parte dei gruppi di passare nella serata di oggi all’esame delle proposte emendative presentate all’articolo 7 ovvero di rinviare alla seduta di domani, avvertendo che, in tal caso, la Commissione sarebbe evidentemente convocata non oltre le ore 9.

Laura Molteni (LNP) chiede al ministro Balduzzi di informare la Commissione circa l’intenzione da parte del Governo di porre la questione di fiducia sul decreto-legge in oggetto, facendo presente che fino a questo momento il gruppo della Lega Nord ha partecipato ai lavori nel presupposto che fossero esaminate tutte le proposte emendative ai vari articoli di cui si compone il testo del decreto-legge.

Giuseppe Palumbo, presidente, fa presente all’onorevole Molteni che è facoltà del ministro non rispondere a tale domanda anche perché la decisione di porre eventualmente la questione di fiducia dipenderà soprattutto dal numero di emendamenti che saranno presentati in Assemblea, cosa che è del tutto imponderabile allo stato attuale. Precisa altresì che, una volta che sarà concluso l’iter del decreto legge in Commissione e che quest’ultimo approderà in Assemblea, il Governo effettuerà le proprie valutazioni in ordine al modo di procedere, fino all’approvazione finale del decreto-legge stesso.

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