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La senatrice Granaiola (Pd): “Insufficienti norme su gioco di decreto Sanità”

25 ottobre 2012 - 07:20

Nel corso dell’esame in sede referente del dl Sanità, la senatrice del Pd Manuela Granaiola ha espresso rammarico per quanto esposto dal ministro della Salute Renato Balduzzi, che ha annunciato che la Camera dei deputati ha confermato l'impraticabilità di un ulteriore lettura del decreto Sanità. La commissione Finanze del Senato: “Norme sui giochi disomogenee e generiche” Ecco i tempi della conversione in legge del decreto Balduzzi Pdl: no a fiducia a decreto Sanità, pronti gli emendamenti Lauro sui giochi per l’Aula Governo verso la fiducia anche al Senato sul decreto Sanità

Scritto da Anna Maria Rengo

Entrando nel merito dell'articolato, si è soffermata sull’articolo 7, sottolineando che i messaggi pubblicitari concernenti il gioco con vincite in denaro nel corso di trasmissioni televisive o radiofoniche rivolte prevalentemente ai giovani devono essere vietati sempre perché il target del giocatore, l'età e la condizione sociale si è ampliato paradossalmente proprio fra le persone adulte meno abbienti. La Granaiola ha ritenuto inoltre che il comma 10 del medesimo articolo sia stato modificato alla Camera in modo insufficiente, poiché è necessario chiarire i tempi della progressiva ricollocazione dei punti di raccolta del gioco che risultano territorialmente prossimi a istituti scolastici primari e secondari, strutture sanitarie ed ospedaliere e luoghi di culto.

Né ravvisa la ragione per cui non si debba applicare questa norma a tutte le concessioni, anche a quelle preesistenti, magari dando tempi adeguati per lo spostamento delle attività. Quanto all'istituzione di un osservatorio di cui fanno parte, oltre ad esperti individuati dai Ministeri della salute, dell'istruzione, dell'università e della ricerca, dello sviluppo economico e dell'economia e delle finanze, anche esponenti delle associazioni rappresentative delle famiglie e dei giovani, nonché rappresentanti dei comuni, per valutare le misure più efficaci per contrastare la diffusione del gioco d'azzardo e il fenomeno della dipendenza grave, ritiene utile aggiungere la rappresentanza dei consumatori e degli utenti, ovvero una rappresentanza già collaudata anche in materia di ludopatie e salute dei cittadini, mentre le associazioni rappresentative delle famiglie e dei giovani sono quantomeno meno diffuse o meno note al pubblico.

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