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Delega fiscale, sul testo la questione pregiudiziale posta dalla Lega Nord

23 novembre 2012 - 08:55

Discussa ieri pomeriggio, sarà votata la prossima settimana la preliminare questione pregiudiziale posta da alcuni senatori della Lega Nord al disegno di legge ‘Delega al Governo recante disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita’. Barbolini: Slittamento accorpamento Aams-Dogane, governo tenga conto di pronunciamento Commissione Vedani (Lnp): “Che c’entra l’ippica nelle delega fiscale?”

Scritto da Amr

I senatori Bricolo. Mazzatorta, Mura, Franco Paolo e Vedani ritengono che il provvedimento in esame da un lato, parte dal presupposto che l'attuazione della delega non dovrà determinare il peggioramento dei saldi ed essere rispettosa dei principi posti a base del federalismo fiscale, dall'altro lato al contempo prevede un'ampia revisione del sistema tributario intervenendo in numerosi ambiti: revisione del catasto fabbricati, monitoraggio dell'evasione fiscale, tutoraggio, semplificazione, revisione del contenzioso e della riscossione, revisione dell'imposizione sui redditi di impresa, previsione di regimi forfetari ed opzionali, razionalizzazione della determinazione delle imposte indirette e giochi pubblici. A loro dire “il disegno di legge in esame è manifestamente incostituzionale con riferimento al disposto di cui all'articolo 76 della Costituzione. L'esercizio della funzione legislativa non può, difatti essere delegato al Governo se non con determinazione di principi e criteri direttivi e soltanto per tempo limitato e per oggetti definiti; i principi e criteri direttivi alla base di tale provvedimento appaiono talmente ampi e generalistici da far presupporre l'impossibilità effettiva del Governo di rispettare la legge di delegazione producendo nei fatti un eccesso di delega che se sottoposto al giudizio della Corte costituzionale, ne comporterebbe inevitabilmente una dichiarazione di illegittimità; in termini più generali in ragione della complessità della materia trattata dalla delega e dell'approssimarsi della naturale scadenza della legislatura, si valuta che se il termine indicato di 9 mesi è insufficiente per l'esercizio della delega stessa; il testo in esame viola inoltre l'articolo 81 della Costituzione, infatti, pur nella consapevolezza della difficoltà di stimare gli effetti finanziari derivanti dalle previsioni contenute nel disegno di legge trattandosi di principi e criteri di delega, è innegabile che nell'articolato sono presenti disposizioni dagli indubbi effetti onerosi”.

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