I sindaci si impegnano inoltre a utilizzare tutti gli strumenti disponibili per esercitare tutte le attività possibili di contrasto al gioco d’azzardo e ritengono di poter intervenire sugli statuti comunali, sui regolamenti, sulle ordinanze basate sulla necessità di proteggere i più deboli e garantire la sicurezza urbana, i controlli della Polizia locale sulle sale da gioco, gli strumenti e modelli operativi informatici per conoscere sempre meglio il territorio e i fenomeni che vi si manifestano.
LE RICHIESTE DEI SINDACI - A fronte dei dati sulla spesa e le conseguenze del gioco, i sindaci chiedono una nuova legge nazionale, fondata sulla riduzione dell'offerta e il contenimento dell'accesso, con un'adeguata informazione e un'attività di prevenzione e cure. Chiedono anche leggi regionali in cui siano esplicitati i compiti e gli impegni delle Regioni per la cura dei giocatori patologici, per la prevenzione dai rischi del giochi d'azzardo e per il sostegno alle azioni degli enti locali. I primi cittadini rivendicano anche che sia consentito loro il potere d'ordinanza per definire l'orario di apertura delle sale gioco e per stabilire le distanze dai luoghi sensibili e che sia richiesto ai Comuni e alle Autonomia locali il parere preventivo e vincolante per l'installazione dei giochi d'azzardo.
I COMUNI ADERENTI - Ecco l'elenco dei Comuni che hanno aderito al manifesto: Corsico, Lecco, Sesto San Giovanni, Cinisello Balsamo, Rho, Desio, Vanzaghello, Paderno Franciacorta, Cornaredo, Gromo, Ponte Lambro, Montecalvo Irpino, Mesero, Osnago, Cavenago in Brianza, Castiglione d'Adda, Malegno, Cologno Monzese, Cassano Magnago, Binasco, Prevalle, Rezzato, LIscate, San Donato Milanese, Cosio Valtellino, Canegrate, Corbetta, Gazzada Schianno, Carpiano, Dresano, Olgiate Molgora, Vimodrone, Pogliano Milanese, Padenghe sul Garda, San Giuliano Milanese, Dovera, Mandello del Lario, Piacenza, Milano, Zeccone, Azzate, Visano.