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Antiriciclaggio, Commissione Europea estende la direttiva a tutto il settore del gioco

05 febbraio 2013 - 14:08

La Commissione Europea ha adottato oggi due proposte per rafforzare le norme europee vigenti in materia di anti-riciclaggio di denaro sporco e di trasferimento fondi e che hanno diretta conseguenza sul settore dei giochi. Il rischio associato al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo sono in continua evoluzione, che richiede aggiornamenti regolari delle regole. European Lotteries: “Così si rafforza la lotta al riciclaggio di denaro” L’Egba: “Con estensione normativa non ci sono più scuse per vietare il gioco online” I casinò italiani si preparano a dar battaglia: "Vogliamo restare competitivi in Europa" Peano: "Giochi in Ue, collaborazione tra Stati e operatori sull'online"

Scritto da Amr

“Il nostro obiettivo – ha spiegato il commissario europeo al Mercato interno e ai servizi Michel Barnier -è di proporre regole chiare che rafforzano la vigilanza da parte delle banche, avvocati, commercialisti e tutti gli altri professionisti interessati. "

Il commissario agli Affari interni Cecilia Malmström ha dichiarato: "Il denaro sporco non ha posto nella nostra economia. Sia che provenga dal traffico di droga, dal commercio illegale di armi e dalla tratta degli esseri umani, dobbiamo fare in modo che alla criminalità organizzata non sia possibile riciclare i propri fondi attraverso il sistema bancario o il settore del gioco”.

Il pacchetto di oggi, che integra altre azioni adottate o previste dalla Commissione in materia di lotta contro la criminalità, la corruzione e l'evasione fiscale, comprende una direttiva relativa alla prevenzione dell'uso del sistema finanziario allo scopo di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, un regolamento sulle informazioni che accompagnano i trasferimenti di fondi per garantire la tracciabilità di questi trasferimenti.

In particolare, la nuova direttiva estende il campo di applicazione, garantendo una copertura all’intero settore dei giochi d’azzardo, mentre la precedente direttiva riguardava solo i casinò, inserendo un esplicito riferimento ai reati fiscali.

Il campo di applicazione è esteso a tutti i pagamenti in denaro superiori ai 7.500 euro, in quanto si è verificato che l’attuale soglia di 15mila euro non è più sufficiente.

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