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Baio (Lista Monti): “Nella prossima legislatura le basi per una regolamentazione del gioco più chiara”

20 febbraio 2013 - 08:57

Mancano ormai pochi giorni alla chiamata alla urne degli italiani, che dovranno eleggere il nuovo Parlamento. In vista dell’importante ‘due giorni’ di voto, Gioconews.it continua la sua indagine politica sulle posizioni dei vari partiti in materia di gioco. Dopo il leader di Rivoluzione Civile Antonio Ingroia e del senatore della Lega Nord Massimo Garavaglia, è la volta della candidata nella Lista Monti Emanuela Baio. Lauro: “Nessun partito contro il gioco in campagna elettorale, aspettiamo rabbia popolare”

Scritto da Sara Michelucci

“Personalmente continuerò la mia battaglia contro il gioco d’azzardo e sono certa che sotto la guida del presidente Mario Monti i primi passi, mossi fin ora (e per la prima volta dopo anni di richieste sia delle associazioni che a livello parlamentare) per garantire trasparenza del settore e cure e accompagnamento ai malati affetti da gioco d’azzardo patologico, continueranno ad essere sempre più decisi e determinati”.

Secondo la senatrice, “L’agenda Monti anche in questo è chiarissima: ‘rafforzare le misure sui giochi in concessione’.  Il percorso di rinnovamento del nostro Paese – continua Baio - passa anche da qui. Nello specifico proprio il Governo Monti con la legge 189/2012, meglio nota come decreto Balduzzi, ha già predisposto importanti sanzioni in caso di violazione delle disposizioni in materia  di pubblicità, che vanno da 100mila a 500mila euro sia a carico del committente che del proprietario del mezzo con cui il messaggio è diffuso. La sanzione è di 50mila euro per il concessionario o per il titolare della sala che non rispetti le norme sulla pubblicità dei giochi. L’argomento è stato non solo affrontato, ma nella prossima legislatura proporremo tutte le soluzioni possibili affinché in materia di gioco pubblico ci siano regolamentazioni ancora più chiare, determinate e coraggiose. La materia è complessa, ma ora abbiamo una buona base di norme da cui partire e la volontà concreta di affrontarla una volta per tutte. Il modus operandi di uno Stato che dà il via libera incontrollato a nuovi giochi e che fa cassa sulla salute dei cittadini mi auguro che veda finalmente il tramonto”.

IL GOVERNO MONTI E I LEA - Per quanto riguarda l’inserimento della ludopatia nei Lea, cosa si aspetta da un Governo guidato da Monti?  “Il Governo Monti in soli 13 mesi ha fatto più di chiunque altro in questi anni. L’inserimento della ludopatia nei Lea – aggiunge la senatrice - è un esempio evidente, ma, ripeto, è solo un primo passo. Non va dimenticato che il decreto Balduzzi ha introdotto anche il divieto di messaggi pubblicitari nelle trasmissioni televisive, radiofoniche, nei teatri e nei cinema, rivolti ai minori, che si estende ai 30 minuti antecedenti e successivi alle trasmissioni stesse. Vi è poi un divieto generale in presenza di: incitamento al gioco o esaltazione della sua pratica;  presenza di minori; assenza di indicazione dei rischi di dipendenza  e assenza di informative sulle probabilità di vincita. È stato, inoltre, introdotto l'obbligo di riportare, nei messaggi pubblicitari, la percentuale di probabilità di vincita che il soggetto ha nel singolo gioco pubblicizzato, nonché di riportare avvertimenti sul rischio di dipendenza e le probabilità di vincita sulle schedine e tagliandi dei giochi, nelle  slot machine, nei punti vendita e anche nei siti internet. Ma ancora, nei  luoghi di gioco dovrà esserci a disposizione materiale informativo, predisposto dalle Asl, che segnali i rischi correlati al gioco e la presenza sul territorio di servizi pubblici e del privato sociale dedicati alla cura e al reinserimento sociale delle persone affette da gioco d'azzardo patologico.

È stato, infine, rafforzato il divieto di ingresso ai minori di anni 18 nelle sale bingo, nelle sale per videolottery e nelle agenzie di scommessa, stabilendo che  il titolare del locale di gioco deve identificare i minori chiedendo l'esibizione di un documento di identità, con la previsione di un piano annuale di controlli, predisposto dai Monopoli, di intesa con la Siae, la Polizia di Stato, l'Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza, consistente in almeno 10 mila verifiche volte a perseguire il contrasto dei gioco minorile. Riguardo alla distanza minima da luoghi sensibili, il decreto Balduzzi ha subito, nel tempo intercorrente tra le prime bozze e l'approvazione finale, un significativo depotenziamento. Dal limite dei 200 metri per le nuove concessioni, si è passati ad un procedimento di progressiva ricollocazione  dei punti contenenti slot machine che risultano territorialmente prossimi ad  alcuni luoghi sensibili, che sono espressamente indicati come istituti di istruzione primaria e secondaria, strutture sanitarie e ospedaliere, luoghi di culto, centri socio-ricreativi, in cui si potrà tener conto anche  di eventuali proposte dei Comuni.  Si prevede, in ultimo, l'insediamento, presso i Monopoli, di un Osservatorio nazionale che contrasti la diffusione del gioco d'azzardo".

GLI AUSPICI SULLA LOTTA ALLA LUDOPATIA - "Avremmo voluto fare di più, ma la strana maggioranza che sosteneva il governo l'ha impedito. Si poteva predisporre un finanziamento adeguato dei Lea, introducendo un divieto assoluto di pubblicità  e con norme più stringenti in tema di distanze. Le disposizioni di legge recentemente approvate, però, dimostrano in modo evidente la volontà di iniziare un percorso volto ad una corretta regolamentazione del gioco d'azzardo a 360 gradi e sono certa che un governo guidato da Mario Monti non mancherà questo appuntamento”.

 

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