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Genova e il nuovo regolamento anti-gioco: limiti per slot, vlt e scommesse al vaglio del Consiglio

21 marzo 2013 - 10:01

Come annunciato qualche giorno fa dall'assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Genova Francesco Oddone, la Consulta Permanente sul gioco con premi in denaro ha predisposto una bozza del nuovo regolamento sulle sale da gioco e i giochi leciti - di cui GiocoNews.it è in grado di anticiparne i contenuti - che verrà discusso nel prossimo consiglio comunale.

Scritto da Fm

La bozza prevede una serie di disposizioni che riprendono la legge regionale della Liguria, in vigore dal 30 aprile 2012. In primis, i locali che ospitano apparecchi da gioco devono essere distanti "almeno 300 metri, misurati per la distanza pedonale più breve, da: istituti scolastici di qualsiasi grado, luoghi di culto, impianti sportivi e centri giovanili o altri istituti frequentati principalmente da giovani o strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio-assistenziale, strutture ricettive, ed inoltre strutture ricettive per categorie protette".
Fra i luoghi cosiddetti sensibili poi ci sono anche le strutture turistico ricettive e balneari, i parchi comunali con verde attrezzato, gli uffici pubblici. Inoltre non dovranno essere presenti nel raggio di 100 metri, sportelli postali o bancari.

Per l’apertura di agenzie per la raccolta di scommesse ippiche e sportive e per sale dedicate all’installazione di apparecchi o sistemi di gioco Vlt, oltre alla prescritta licenza rilasciata dalla Questura secondo il Tulps, è necessaria anche l’autorizzazione comunale, imprescindibile condizione di esercizio dell’attività. Le sale possono restare aperte fra le 10 e le 22, e nell’ambito di tali limiti i titolari della licenza possono scegliere i propri orari dandone comunicazione scritta al Servizio Attività Produttive del Comune.

Le violazioni alle suddette regole, o alla mancata esposizione dei cartelli recanti le indicazioni di utilizzo degli apparecchi in uso o il divieto di utilizzo ai minori di 18 anni,  comportano l'applicazione delle sanzioni previste dal Tulps e la sospensione dell’autorizzazione amministrativa dell’esercizio per un periodo da uno a 30 giorni. In caso di reiterazione, la licenza sarà revocata.

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