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Senato, il Movimento 5 Stelle chiede di vietare slot, Vlt e gioco online

04 aprile 2013 - 07:45

Con un’interrogazione urgente al ministro dell’Economia e delle Finanze Vittorio Grilli presentata ieri pomeriggio in Senato, molti senatori del Movimento 5 Stelle chiedono al governo se “a fronte di un costo sociale diretto così elevato, cui si aggiunge il costo sociale indiretto delle patologie connesse al gioco d'azzardo”, non ritenga opportuno “vietare su tutto il territorio nazionale apparecchi di gioco quali slot machines, videolotteries e giochi d'azzardo online in generale”.

Scritto da Anna Maria Rengo

A presentare l’atto i senatori Bulgarelli, Mussini, Scibona, Martelli, Montevecchi, Donno, Ciampolillo, Cotti, Giarrusso, Serra, Orellana, Battista, Gambaro, Lucidi, Lezzi, Bocchino, Fucksia, Casaletto, Petrocelli, Puglia, Molinari, Catalfo, Cioffi, Anitori, Morra, Buccarelli, Castaldi, Nugnes, Campanella, Moronese, Bignami, De Pin, Gaetti, Pepe, Marton, Airola, Bottici, Paglini, Mastranmgeli, Cappelletti, Vacciano, Blundo, Bertorotta, Santangelo, Taverna e Crimi.

LA MAXIPENALE DA 98 MILIARDI DI EURO - Nell’interrogazione, i senatori vogliono anche sapere “se il Governo sia interessato al recupero dei 98 miliardi di evasione nel mercato del gioco d'azzardo; in caso affermativo, se non ritenga opportuno indicare le risorse che si intendono impiegare, la modalità di reperimento di esse, ed i tempi di attuazione della procedura, specificandone i termini di avvio e di conclusione; se intenda mettere in campo meccanismi di sanatoria fiscale per i debiti pregressi che agli interroganti appaiono inaccettabili; in caso affermativo, se intenda specificarne modalità e tempi; quali azioni intenda implementare per contrastare ed evitare il ripresentarsi del fenomeno di evasione”.

E ANCHE ALLA CAMERA - Analoga richiesta è stata fatta alla Camera dai deputati Spadoni, Manlio Di Stefano, Colletti, Dell’orco, Cominardi, Dall’osso, Mucci, Ferraresi, Silvia Giordano, Sarti, Paolo Bernini, Tacconi, Grande, Del Grosso, Di Battista, Sibilia e Scagliusi che, oltre al ministro dell'Economia, si sono rivolti anche al ministro della Salute Balduzzi.

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