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Teramo, l'assessore D'Ignazio: "Chiediamo ai parlamentari una nuova legge contro la ludopatia"

26 aprile 2013 - 08:51

"L'8 maggio, nella prossima seduta del consiglio comunale, presenteremo una lettera che vorremmo inviare al presidente della Repubblica e ai nostri parlamentari e senatori per chiedere una nuova legge che renda impossibile l'accesso al gioco – specie online – ai minori e che dia più poteri ai comuni": esordisce così Giorgio D'Ignazio, assessore alle politiche sociali del Comune di Teramo, intervistato da Gioconews.it. Verona, il prefetto Stancari: "Più controlli contro il gioco illegale" Addio a Teodoro Buontempo: sul gioco chiese maggiore attenzione alla ludopatia

Scritto da Fm

"Non sono un moralista o un moralizzatore, e non sono contro il gioco a prescindere" prosegue D'Ignazio, "ma bisogna informare i cittadini, specie i giovani e gli anziani, sui rischi che esso comporta e su quali sono gli effetti della ludopatia". L'idea, aggiunge l'assessore, è quella di "avviare campagne di sensibilizzazione nelle scuole del territorio e di creare anche a Teramo una struttura di recupero per i malati di ludopatia, in collaborazione con il Sert".

Nel frattempo, lo scorso 20 aprile, D'Ignazio ha organizzato il convegno 'Le nuove dipendenze', tenutosi al Parco della scienza di Teramo, con il patrocinio del Comune di Teramo e della Asl. Fra gli interventi, aperti da Valerio Profeta, responsabile del Sert provinciale, figurano quelli di Gaetano Ruggieri, psicologo e psicoterapeuta, coordinatore della Comunità Mondo Nuovo di Garrano (Te), Monica Mazza, psicologa e docente all'Università dell'Aquila, Massimiliano Ettorre, assistente sociale al Comune di Teramo, e Valeria Cerqueti, responsabile dell'Ente d'ambito sociale.

Secondo alcuni dati relativi al 2010, diffusi nel corso del convegno, la provincia di Teramo sarebbe al terzo posto in Italia per malati di ludopatia, mentre in Abruzzo la spesa annuale per cittadino sfiorerebbe i 1.800 euro tra bingo, slot machine e gratta e vinci.

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