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Romeo (LnP): "In Regione Lombardia al lavoro su proposta di legge per limitare le slot"

30 aprile 2013 - 13:56

“La normativa del gioco è di competenza statale e la Regione ha una competenza limitata, però bisogna trovare degli ‘escamotage’ legislativi per limitare il fenomeno. Un'idea sarebbe quella di dare uno sgravio fiscale per quei locali che decidono di non mettere le slot machine. Oppure ci sono delle proposte che chiedono di prevedere una distanza minima delle sale da gioco dai luoghi sensibili. Stiamo valutando la soluzione più adeguata”. È questo il commento a Gioconews.it del Capogruppo della Lega Nord in Consiglio regionale della Lombardia, Massimiliano Romeo, che aggiunge: “Stiamo studiando alcune proposte che rientrino nelle competenze della Regione. Bisogna fare qualcosa che dia attenzione e vada a limitare il fenomeno del gioco. Lo Stato guadagna sul gioco, ma alla fine le Regioni spendono soldi per curare le patologie. Iap: Regole su gioco e pubblicità funzionali in questa prima fase Crimi: “Emendamenti M5S per finanziare abolizione Imu con nuove tasse sui giochi” Il ministro Mauro: Presto in campo iniziative concrete contro ludopatia Palmizio (Pdl) presenta due ddl su giochi e scommesse

Scritto da Sara

Dobbiamo non solo limitare, ma anche provvedere a informare sui rischi del gioco eccessivo e di conseguenza curare chi è affetto da ludopatia. Sicuramente le amministrazioni locali dovrebbero avere più voce in capitolo sul settore”, aggiunge. E sul Dl Balduzzi, sottolinea: “È un primo passo, sicuramente può essere d'aiuto. Purtroppo è rimasto un pò ‘appeso’, invece oggi occorre dare risposte concrete alle persone, per questo nelle prossime settimane abbiamo come obiettivo di presentare un progetto di legge che vada nella direzione di porre un limite al proliferare delle slot machine sul territorio regionale”.

GIOCO E FEDERALISMO - Sull’idea di un federalismo fiscale sul gioco, Romeo aggiunge: “Non è sul gioco che si può costruire uno Stato sano e con un bilancio forte. Bisogna ridurre gli sprechi. Anche il fronte dell'educazione è fondamentale”.

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