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Genova, emendamenti e odg sul nuovo regolamento sulle sale giochi

30 aprile 2013 - 15:02

Un infuocato dibattito sul tema del gioco e sullo stringente regolamento che il Comune di Genova si appresta a varare. È quello in corso in consiglio comunale, dove l’argomento, la cui discussione la scorsa settimana è stata rinviata, figura al primo punto dell’ordine del giorno, subito dopo le interrogazioni. Stefano Balleari (Pdl), sottolinea: "Il problema delle sale da gioco va arginato, perché si sta intensificando sempre di più. Invito l'amministrazione a instaurate delle commissioni tecniche per l'apertura di questi locali che siano altamente onerose per disincentivare tale commercio. Rendere quasi impossibile l'apertura di tali sale. Devono essere effettuati controlli più severi. Ci sono alcuni locali, poi, che vorrebbero eliminare le slot machine. Non tanto per i guadagni, ma perché non portano bel pubblico. Quindi bisogna incentivare la dismissione di tali apparecchi". L’assessore Oddone: “No a incentivi a chi toglie le slot” E sabato a Genova si parla di ludopatia con il sindaco Doria

Scritto da Sm

Dal canto suo Paolo Putti (capogruppo del Movimento 5 Stelle), ritiene che “stiamo contrastando il gioco scaricando la responsabilità solo su alcuni soggetti che fanno parte della catena commerciale. però quando guardiamo a certi governi allora ci sono intere manovre finanziarie incentrate su gratta e vinci e gioco. Sarebbe un segnale importante che il comune di Genova non prenda i ricavi dello Stato sul gioco, allora questo sarebbe un vero contrasto al gioco, altrimenti c'è solo ipocrisia. Ci chiedevamo se fosse possibile pensare a una sorta di logo da apporre in quei negozi che decidono di rimanere 'virtuosi' senza slot. Realizzare una campagna informativa sulle reali possibilità di vincita. Dare poi un aiuto economico a queste sale che scelgono di non inserire le slot nei propri locali".

Molti ordini del giorno chiedono proprio uno sgravio fiscale a coloro che decidono di non mettere slot machine in bar e tabaccherie.

Presentati anche gli emendamenti al regolamento comunale. Il capogruppo della Lega Nord, Edoardo Rixi, afferma: "E' un regolamento abbastanza confusionario. Inserirei all'interno del regolamento termini sulla metratura, sulla revoca delle concessioni per chi non rispetta il regolamento, il divieto di vetri oscurati nelle sale da gioco, impedendo di capire cosa accade all'interno, evitando ulteriori comportamenti illeciti. Vietare che si faccia pubblicità per queste sale da gioco. Eliminare il connubio tra gioco d'azzardo e sport. Sono stati limitati i casinò e poi si è invece creata una normativa che non prevede un controllo di chi accede a queste sale giochi. Mentre sappiamo che chi si reca al casinò viene identificato. Forse la normativa nazionale poteva prendere altre strade. Questi locali dovrebbero avere la chiusura alle 19,30. Mi dispiace che la politica abbia defiscalizzato le aziende che operano in questo settore. Invece bisogna dare incentivi fiscali a chi decide di non mettere le slot nel proprio locale".

Mauro Muscarà del Movimento 5 Stelle sottolinea: "Parchi comunali deve essere sostituito con verde pubblico attrezzato. Inoltre chi ha usufruito di agevolazioni fiscali da parte del comune non può ospitare nella propria attività tali giochi. All'esterno degli esercizi oltre a pubblicizzare la vincita bisogna anche dire quanto è stato giocato. Quindi sottolineare che non si vince solo ma si spende anche molto".

Monica Russo del Pd espone gli emendamenti del suo gruppo: "Si propone di limitare l'apertura di nuove sale gioco in luoghi che noi riteniamo 'sensibili', perchè l'apertura di nuove sale provocherebbe un depauperamente del quartiere in termini sociali, di attività lavorative, etc. Chiediamo una specifica del concetto di reitertazione o di recidiva. Aggiungere eventuali limitazioni per salvaguardare la viabilità, la quiete urbana, etc. Prevedere poi sanzioni maggiori. Informazione poi completa con la percentuale di vincita".

Il capogruppo Lilli Lauro (Pdl) afferma: "La tendenza non è più la privacy ma la trasparenza. Per inibire queste persone ad entrare nelle sale da gioco occorre far sapere a tutti che i entrano. La ludopatia rende la persona che frequenta le sale da gioco bugiardo. Rendiamo trasparenti le sale, togliamo le maxi pubblicità sulle vetrate e i vetri scuri. L'emendamento chiede che il Comune con qualsiasi mezzo obblighi i proprietari delle sale a rendere trasparenti i vetri. Inoltre le associazioni che hanno un canone ridotto dal comune non deve mettere le slot machine. Le sale da gioco devono essere anche lontane da agenzie di prestito, di pegno e di compro oro, argento o oggetti preziosi".

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