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Regione Toscana: il Pd lancia la sua proposta di legge sul gioco

12 giugno 2013 - 08:48

Il Pd ha presentato una proposta di legge in materia di gioco in Consiglio regionale della Toscana. La Regione nel rispetto dei principi costituzionali e delle competenze dello Stato e nell'ambito delle competenze in materia di tutela della salute e di politiche sociali riconosce e promuove iniziative in materia di gioco lecito per la prevenzione, il contrasto, il trattamento terapeutico ed il recupero sociale dei soggetti affetti da dipendenza da gioco patologico, dalle patologie e dalle problematiche correlate.

Scritto da Sara
Regione Toscana: il Pd lancia la sua proposta di legge sul gioco

LA PROMOZIONE - Oltre alla promozione di gruppi di auto aiuto, campagne di informazione ed educazione e altre forme di sostegno, la proposta prevede "l'istituzione di un marchio regionale etico per gli esercizi e i locali pubblici che rinunciano all'istallazione di apparecchi da gioco, denotandosi come locali 'No slot' tramite il marchio regionale da esporre nell'esercizio, creando così una rete di locali a marchio etico". Istituzione, poi, di un fondo regionale per la prevenzione, il contrasto, il trattamento terapeutico e il recupero sociale e il sostegno alle famiglie dei soggetti affetti da dipendenza da gioco patologico, dalle patologie e dalle problematiche correlate".

La Regione istituisce un Osservatorio regionale sul gioco patologico quale organo di consulenza permanente del Consiglio regionale e della Giunta regionale, che ne assicurano il necessario supporto tecnico.

LE DISTANZE - Per quanto riguarda l'apertura delle sale gioco, non è ammessa "in un raggio di 500 metri da istituti scolastici di qualsiasi grado, luoghi di culto, centri di aggregazione sociale, centri giovanili o altre strutture culturali, ricreative e sportive o da strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio assistenziale. I Comuni possono individuare altri luoghi sensibili in cui non è ammessa l'apertura di sale giochi, tenuto conto dell'impatto delle stesse sul contesto urbano e sulla sicurezza urbana, nonchè dei problemi connessi con la viabilità, l'inquinamento acustico e il disturbo della quiete pubblica".

I MINORI - Inoltre ai gestori delle sale e agli esercenti che gestiscono gli apparecchi "è fatto obbligo di introdurre idonee soluzioni tecniche volte a bloccare automaticamente l'accesso di minori ai giochi, nonchè volte ad avvertire automaticamente il gestore dei rischi derivanti dalla dipendenza. Il personale è tenuto anche a frequentare dei corsi di formazione e aggiornamento e non deve effettuare nessuna promozione, pubblicità e incitamento al gioco o esaltazione della sua pratica.

Un fondo regionale è poi previsto per incentivi alla rimozione degli apparecchi e congegni automatici, semiautomatici ed elettronici per il gioco. Inoltre, a decorrere dal periodo di imposta successivo a quello dell'approvazione della legge, l'aliquota dell'imposta regionale sulle attività produttive è applicata e maggiorata di 0,1% per i circoli, le associazioni culturali, sportive, ricreative e gli esercizi commerciali in cui vi sia offerta di apparecchi e congegni di gioco che hanno insita la scommessa o che consentano vincite puramente aleatorie di un qualsiasi premio in denaro o in natura, escluse le macchine vidimatrici per i giochi gestiti dallo stato.  

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