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Regione Lazio, Tarzia: "Distanze per sale e incentivi fiscali per chi toglie le slot"

24 giugno 2013 - 16:31

Olimpia Tarzia, capogruppo della Lista Storace in Consiglio regionale del Lazio, ha presentato la sua proposta di legge sul gioco.

Scritto da Sm
Regione Lazio, Tarzia: "Distanze per sale e incentivi fiscali per chi toglie le slot"

“Tra le numerose criticità del nostro Paese, la problematica del gioco compulsivo è una di quelle tematiche che va affrontata con fermezza e tempestività. La conferenza delle Regioni e delle Province autonome - afferma Tarzia - nell'aprile del 2012 ha approvato un documento che invita Governo e Parlamento a dotare le Regioni di strumenti legislativi e finanziari idonei a programmare, pianificare e organizzare i servizi e gli interventi socio-sanitari per curare e assistere i giocatori d’azzardo patologici e i loro familiari. A tal fine, il 30 maggio scorso ho presentato in Consiglio regionale del Lazio una proposta di legge, firmata dai capigruppo di maggioranza e opposizione, finalizzata a prevenire e trattare la dipendenza da gioco e salvaguardare le fasce più deboli della popolazione. L'augurio - conclude Tarzia - è quello di poter arrivare al più presto all’ approvazione della legge in aula”.

LA LEGGE - “Per monitorare l'efficacia del divieto ai minori di utilizzo di apparecchi e congegni che prevedono vincite in denaro, si prevede una tessera 'antiminore' che potrà servire anche per la tracciabilità e l'antiriciclaggio”.

Per quanto riguarda la collocazione delle sale da gioco "non è ammessa l'apertura in un raggio di 300 metri da aree sensibili, quali istituti scolastici di qualsiasi grado, centri giovanili o altri istituti frequentati dai giovani o strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio assistenziale. I comuni possono individuare i luoghi sensibili in cui è vietata l'apertura delle sale". Inoltre "viene istituito un premio agli esercizi pubblici che rinunciano ad installare le slot machine o che le rimuovono, prevedendo sconti sulle tassazioni locali, compensabili in parte grazie ai proventi di irregolarità rilevate dai Comuni che segnalano all'Agenzia delle entrate casi di sospetta evasione".

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