Regione Lazio, Tarzia: "Distanze per sale e incentivi fiscali per chi toglie le slot"
Olimpia Tarzia, capogruppo della Lista Storace in Consiglio regionale del Lazio, ha presentato la sua proposta di legge sul gioco.
Scritto da Sm
“Tra le numerose criticità del nostro Paese, la problematica del gioco compulsivo è una di quelle tematiche che va affrontata con fermezza e tempestività. La conferenza delle Regioni e delle Province autonome - afferma Tarzia - nell'aprile del 2012 ha approvato un documento che invita Governo e Parlamento a dotare le Regioni di strumenti legislativi e finanziari idonei a programmare, pianificare e organizzare i servizi e gli interventi socio-sanitari per curare e assistere i giocatori d’azzardo patologici e i loro familiari. A tal fine, il 30 maggio scorso ho presentato in Consiglio regionale del Lazio una proposta di legge, firmata dai capigruppo di maggioranza e opposizione, finalizzata a prevenire e trattare la dipendenza da gioco e salvaguardare le fasce più deboli della popolazione. L'augurio - conclude Tarzia - è quello di poter arrivare al più presto all’ approvazione della legge in aula”.
LA LEGGE - “Per monitorare l'efficacia del divieto ai minori di utilizzo di apparecchi e congegni che prevedono vincite in denaro, si prevede una tessera 'antiminore' che potrà servire anche per la tracciabilità e l'antiriciclaggio”.
Per quanto riguarda la collocazione delle sale da gioco "non è ammessa l'apertura in un raggio di 300 metri da aree sensibili, quali istituti scolastici di qualsiasi grado, centri giovanili o altri istituti frequentati dai giovani o strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio assistenziale. I comuni possono individuare i luoghi sensibili in cui è vietata l'apertura delle sale". Inoltre "viene istituito un premio agli esercizi pubblici che rinunciano ad installare le slot machine o che le rimuovono, prevedendo sconti sulle tassazioni locali, compensabili in parte grazie ai proventi di irregolarità rilevate dai Comuni che segnalano all'Agenzia delle entrate casi di sospetta evasione".