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Emilia Romagna: al via discussione su progetti di legge gioco, Pagani "Serve tassazione più alta"

02 luglio 2013 - 11:06

Inizia la discussione nell'assemblea legislativa dell'Emilia Romagna sui progetti di legge sul gioco. Sono quattro le proposte, tutte incentrate sul contrasto alla dipendenza del gioco d’azzardo.

Scritto da Sara
Emilia Romagna: al via discussione su progetti di legge gioco, Pagani "Serve tassazione più alta"

Il testo base è quello presentato dai consiglieri della maggioranza Pagani (Pd), Monari (Pd), Barbati (Idv), che è anche relatrice del provvedimento, Sconciaforni (Fds) e Naldi (Sel-Verdi). Le altre tre proposte sono state sottoscritte rispettivamente dai consiglieri Bignami e Pollastri (Pdl), Favia (Misto) e Defranceschi (M5s) e, infine, Noè (Udc).

Giuseppe Pagani (Pd) afferma: "Finalmente dopo un anno di lavoro e un itinerario tortuoso, si è arrivati a discutere di questo tema molto importante. Una tassazione più alta disincentiverebbe il ricorso al gioco e non dobbiamo dimenticare i costi sociali del gioco patologico, i costi diretti e indiretti. Dobbiamo ragionare politicamente su tale tema. La media del giocato pro capite nella nostra regione è di 40 euro a testa. Il 42% dei giovani tra i 15 e i 19 anni ha giocato almeno una volta. A dimostrazione che c'è una cultura dell'uso del denaro e del gioco che sta pervadendo la nostra regione. Per questo va messa in campo un'azione di informazione e prevenzione. Chiediamo al Governo azioni più decise e questo all'interno di un'alleanza virtuosa anche con la rete degli esercenti. Bisogna quindi che anche gli esercenti siano obbligati a seguire un percorso formativo. La Regione poi deve continuare ad agire con risorse proprie, extra Lea, ad aiutare i Sert. Deve essere dato più potere ai sindaci e ci deve essere un aumento della tassazione del gioco d’azzardo. È quello che chiediamo. Per il tema della pubblicità occorre che ci sia un contrasto deciso”.  

Andrea Pollastri (Pdl) ha aggiunto: "In Emilia Romagna sono stati spesi 6 miliardi, spesso da chi ha un reddito basso, ed è quindi giusto intervenire”.

Liana Barbati (Idv) sottolinea: “Più di un italiano su due gioca d'azzardo, e siamo preoccupanti per i dati sui giovani".

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