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Regione Lombardia: giunta approva legge regionale sul gioco, Beccalossi "Doppia iniziativa"

04 luglio 2013 - 14:12

La Giunta regionale della Lombardia ha approvato la proposta di legge sul gioco. Ora il testo passerà all’esame del Consiglio regionale. “La Regione Lombardia ha deciso di prendere un impegno concreto per contrastare gli eccessi dal gioco e la sua azione si svilupperà con una doppia iniziativa: una legge regionale e una proposta di legge al Parlamento”, afferma Viviana Beccalossi, assessore al Territorio e Urbanistica, team leader del gruppo di lavoro individuato dal presidente Roberto Maroni, ha illustrato oggi i contenuti del progetto di legge 'tolleranza zero' della giunta regionale contro le ludopatie. “La Lombardia - dichiara Viviana Beccalossi - è la regione italiana in cui si spende in assoluto di più per il gioco e occupa i primi posti nazionali anche nella spesa pro capite. L’ansia per la crisi economica spinge le fasce più deboli della popolazione a illudersi di risolvere i propri problemi giocando. Fino alla disperazioni o a fatti tragici come quello purtroppo avvenuto oggi a Ischia”.

Scritto da Sara
Regione Lombardia: giunta approva legge regionale sul gioco, Beccalossi "Doppia iniziativa"

LA LEGGE REGIONALE - Il Progetto di legge regionale è stato elaborato dai contributi offerti dalla Presidenza e dagli assessorati all'Urbanistica e Territorio, alla Famiglia, al Commercio e alla Sicurezza, e da quelli arrivati dalle Commissioni e quindi da tutte le parti politiche rappresentate in Consiglio.

I PUNTI PRINCIPALI - Questi i punti principali: approvazione dei criteri per quali impedire l'apertura delle sale gioco o l'installazione delle apparecchiature entro un raggio di 500 metri dai luoghi di ritrovo delle categorie più deboli ed a rischio, quali gli edifici scolastici, gli impianti sportivi, le strutture sanitarie, i luoghi di aggregazione giovanile; competenze importanti attribuite ai Comuni, prevedendo specifiche autorizzazioni riguardanti sia le sale gioco che l'installazione di apparecchiature presso gli esercizi aperti al pubblico, che permetteranno di meglio garantire l'osservanza di tutte le norme vigenti; creazione del marchio 'slot free', che segnalerà i locali pubblici che con scelta consapevole rinunceranno a installare apparecchiature per il gioco. Da segnalare anche l'assicurare misure di prevenzione e contrasto delle dipendenze attraverso l'attività di specifici osservatori e delle Asl, la promozione dell'autoregolamentazione degli operatori e il sostegno ad iniziative delle associazioni di volontariato e di tutela dei consumatori.

OBBLIGO DI CORSI PER OPERATORI - Previsto anche l'obbligo per gli operatori di partecipare a corsi di formazione che chiariscano il quadro normativo di riferimento e di conseguire uno specifico patentino. Per quanto riguarda l'ipotesi di inserire l'obbligo di utilizzo della carta sanitaria o del codice fiscale per accedere al sistema gioco, l'assessore Beccalossi ha ricordato come "proprio in questi giorni l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli stia provvedendo a far si che le nuove 'macchinette' siano dotate di lettore di carte come già avviene per i distributori di sigarette".

INIZIATIVA PARLAMENTARE - Il secondo pilastro dell'iniziativa lombarda è rappresentato dalla proposta di Legge al Parlamento. "La Lombardia - ha continuato l'assessore Beccalossi- proporrà la regolamentazione degli orari di utilizzo delle apparecchiature nelle sale giochi, attraverso il contemporaneo spegnimento dei server che regolamentano il gioco a livello nazionale". Nella proposta sono inoltre previste misure di contrasto il gioco illegale e per impedire l'attività degli operatori che, appoggiandosi società estere, eludono l'obbligo di concessione governativa ed i conseguenti obblighi fiscali. Si vuole anche vietare esplicitamente le forme di gioco d'azzardo, con vincite in denaro, che si svolgono all'interno dei circoli privati, praticamente senza possibilità di

controllo, così come deve essere impedita la possibilità di utilizzare i sistemi di pagamento elettronico (i Pos) oppure di cambiare assegni all'interno delle sale gioco e dei locali pubblici, con la finalità di permettere al giocatore di rendersi conto in modo meno affrettato e compulsivo dei prelievi che sta per compiere sul proprio conto bancario. Infine, si prevede l'attribuzione di una percentuale delle entrate fiscali statali dovute a gioco (nell'ordine del 30%) a favore dei Comuni, per lo svolgimento delle attività civiche ed amministrative di competenza.

PROPOSTA DI LEGGE AL PARLAMENTO – “Provvederò personalmente – ha continuato Viviana Beccalossi - a inviare a tutti i parlamentari eletti in Lombarda il testo della Proposta di Legge affinché lo facciano proprio e lo presentino nel più breve tempo possibile".

“Pur sapendo - ha concluso l'assessore - che il mercato dei giochi pubblici nel nostro Paese ammonta a circa 80 miliardi di euro l'anno e di conseguenza garantisca importanti introiti fiscali per le casse statali, è inammissibile che in un Paese civile e democratico si punti su questo per far quadrare i conti. Oggi Regione Lombardia vuole lanciare un segnale forte al Paese”.

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