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Il decreto del fare in Aula: Lega ippica e tassa su slot e Vlt tra le proposte sul piatto

05 agosto 2013 - 14:34

L’Aula del Senato è chiamato oggi ad esaminare il decreto del fare, e tra gli emendamenti presentati ce ne sono perlomeno due che riguardano direttamente il settore del gioco. Il primo vede come primo firmatario il senatore Roberto Ruta (Pd) e chiede l’Istituzione della Lega ippica italiana, associazione con personalità giuridica di diritto privato senza fini di lucro con sede in Roma presso il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, alla cui vigilanza è sottoposta, per promuovere e favorire il rilancio dell'attività ippica nazionale, basata sulla riqualificazione etica e sportiva.

Scritto da Anna Maria Rengo
Il decreto del fare in Aula: Lega ippica e tassa su slot e Vlt tra le proposte sul piatto

Secondo i proponenti, la Lippit sarà l'unico soggetto riconosciuto dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali preposto all'organizzazione ed alla regolamentazione dell'Ippica in Italia, nonché a rappresentare l'attività ippica italiana in campo internazionale.

Una vasto schieramento di senatori della Lega Nord, con primo firmatario Massimo Bitonci, chiede invece che “per gli anni 2013, 2014, 2015 è istituito un prelievo straordinario a carico di ogni esercizio abilitato a commercializzare, in via accessoria o in via principale, prodotti di gioco pubblici, che abbia installato all'interno dei propri locali apparecchi da gioco di cui all'articolo 110 del regio decreto 18 giugno 1931, n. 773 (testo unico delle leggi di pubblica sicurezza). Il contributo è stabilito in 5000 euro annui per ogni apparecchio da gioco ed interamente riversato nel fondo di cui al comma 1-bis”.

LA FIDUCIA ALLE PORTE - Nella corrente legislatura, tutte le proposte emendative ai vari disegni di legge che hanno chiesto a vario titolo un inasprimento della tassazione sui giochi sono state respinte, e questo fa pensare che potrebbe accadere lo stesso anche in questo caso. In vista del 20 agosto (termine ultimo per la conversione del decreto legge), il governo potrebbe optare per la presentazione di un maxiemendamento sul quale sarà chiesta la fiducia.

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