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Via l'Imu, ci pensano i giochi: in sanatoria agevolata il 'ricatto' di aumento Preu

29 agosto 2013 - 07:46

La chiamano “sanatoria agevolata” ed è l'ultima trovata del governo delle larghe intese per reperire ulteriori risorse dal gioco pubblico. L'idea, come anticipato già ieri, è quella di sanare l'intera questione delle maxi-penali comminate ai concessionari delle new slot dalla Corte dei Conti, per un totale di 2,5 miliardi di euro, in cambio di un esborso diretto e immediato da parte degli stessi soggetti del 25 percento della cifra complessiva entro il prossimo 15 novembre. Per una cifra di circa 600 milioni di euro 'cash' con i quali il governo potrebbe garantire le mancate entrate della prima rata dell'Imu, cancellata dal Consiglio dei Ministri di ieri. Una soluzione “perfetta”, sulla carta, in grado di accontentare un po' tutti. Anche se lo Stato potrebbe trovarsi a fare i conti con una triste realtà: ovvero, la mancanza di liquidità da parte delle società interessate alla sanatoria.

Scritto da Ac
Via l'Imu, ci pensano i giochi: in sanatoria agevolata il 'ricatto' di aumento Preu

 

IL RICATTO DEL PREU - E se non tutti i concessionari dovessero aderire (non per scelta, ma per mancanza di liquidi, appunto) a questa iniziativa politica? Nella riunione di ieri si è discusso – non a caso - anche di questo, e l'intenzione sarebbe quella di includere nella sanatoria una clausola di salvaguardia la quale prevederebbe l'aumento del Prelievo erariale unico per le concessionarie che non dovessero aderire alla sanatoria. Per un vero e proprio “ricatto di Stato”, ma dalle basi tutt'altro che solide. Non a caso, dal CdM di ieri, si è usciti con un testo più o meno definitivo dove la questione dei giochi risulta essere, al momento, proprio l'unica parte da definire. Senza contare, peraltro, che le dieci società concessionarie avevano presentato ricorso in appello rispetto alla pronuncia della Corte dei Conti e alla sanzione complessiva di 2,5 miliardi di euro, dal quale contavano pure di ottenere un ridimensionamento della cifra che da più parti veniva ritenuta sovradimensionata. Ma nel caso di adesione alla sanatoria, non ce ne sarà più bisogno.

 

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