skin

Causi (Pd): "Delega fiscale difende sistema concessorio italiano"

07 ottobre 2013 - 16:03

Roma - C'era la necessità di una riforma del gioco già dall'anno scorso e la delega fiscale ne tiene conto affrontando i temi legati alla regolazione del settore e ai profili erariali. Ma l'articolo 14 sui giochi è stato maggiormente migliorato rispetto allo scorso anno. Positiva l'interazione tra commissione finanze e Intergruppo parlamentare sui giochi per iniziativa del Pd.

Scritto da Sm
Causi (Pd): "Delega fiscale difende sistema concessorio italiano"

È quanto afferma Marco Causi, capogruppo Pd in commissione finanze della Camera in occasione del seminario sul gioco in corso a Roma.

Secondo Causi il settore del gioco "è cresciuto in modo distorto e disordinato con inefficienza allocativa perché fra il 2010 e il 2012 le giocate aumentano da 61,4 a 88,6 miliardi. In parte c'è il recupero del mercato illegale, ma resta la domanda se è efficiente per il paese destinare alla spesa per i giochi più di 5 punti di Pil e al funzionamento del settore ben 9 miliardi. Mentre aumentavano le giocate, diminuivano gli incassi erariali (da 8,7 a 8 miliardi) per effetto della scelta discutibile di rendere attraenti i nuovi giochi aumentando il pay out e riducendo il prelievo erariale. Le scelte della delega sono di difendere il gioco pubblico per contrastare il circuito illegale, ma al tempo stesso razionalizzare e ridurre il perimetro del settore; rafforzare la capacità del regolatore Adm di gestire le relazioni contrattuali con i concessionari, di superare contenziosi, di indurre una positiva evoluzione dell'impianto legislativo comunitario, di dare spazio ai comuni e agli enti locali nelle decisioni localizzativi, di limitare la pubblicità. Il decreto Balduzzi inoltre non potrà essere modificato. Il secondo principio è di riordinare il Preu e armonizzare le percentuali di aggio o compenso riconosciute ai concessionari, ai gestori e agli esercenti e le percentuali destinate a vincita. La nostra volontà è comunque quella di difendere il sistema concessorio. Si vogliono garantire forme vincolanti di partecipazione dei comuni competenti per territorio al procedimento di autorizzazione e di pianificazione e introdurre un titolo abilitativo unico all'esercizio di offerta di gioco”.

Articoli correlati