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Ravenna, il sindaco Matteucci scrive a Renzi e alla Rai: "Tv destini spazi di informazione al gioco patologico"

19 marzo 2014 - 12:14

Nuova sortita del sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci dopo l'ordinanza sulle sale gioco promulgata solo una settimana fa. In una lettera inviata ai vertici Rai e al presidente del Consiglio Matteo Renzi, il primo citttadino chiede di destinare spazi di informazione, formazione ed educazione sul tema del gioco d’azzardo patologico.

Scritto da Redazione GiocoNews
Ravenna, il sindaco Matteucci scrive a Renzi e alla Rai: "Tv destini spazi di informazione al gioco patologico"

 


"Illustrissimi", scrive Matteucci, "Vi scrivo per sottoporVi una questione che sta a cuore non solo a me, ma soprattutto alle centinaia di migliaia di famiglie italiane che hanno un loro caro colpito da una malattia insidiosa, che ha costi sociali enormi per le nostre comunità: il gioco d’azzardo patologico".

 

COMBATTERE IL GAP SU TRE FRONTI - Secondo Matteucci, quello del gioco patologico è un fenomeno che va combattuto su tre versanti: "Innanzitutto con leggi nazionali adeguate, promuovendo iniziative per fare crescere una cultura della consapevolezza delle conseguenze che il gioco d’azzardo, se praticato in maniera irresponsabile, può avere sia sui giocatori, sia sulle loro famiglie e mettendo in campo azioni di sostegno nei confronti delle vittime di questa insidiosa dipendenza". A ciò, sempre secondo il sindaco, dovrebbero aggiungersi l'aumento della tassazione sul gioco e investimenti di risorse "per tutelare la salute delle persone e promuovere campagne educative e di informazione rivolte soprattutto ai ragazzi che mettano in guardia nei confronti degli eccessi".

 

VIGILARE SULLE PUBBLICITÀ - Per Matteucci è altresi "necessario vigilare sulle pubblicità che è diventata sempre più subdola e martellante" e utilizzare il mezzo televisivo "per fare crescere una cultura consapevole del gioco senza quegli azzardi scriteriati che rovinano la vita di tante famiglie". Infine, l'appello ai dirigenti Rai e a Renzi di promuovere spazi di informazione, formazione ed educazione su questo tema: "Spazi da riservare non solo nell’ambito dei numerosi talk show televisivi che trattano dei problemi che riguardano la vita sociale e politica del nostro Paese, ma anche studiando trasmissioni ad hoc, utilizzando sia canali 'dedicati', sia quelli generalisti”.

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