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Umbria, Dottorini (Idv): "Regione approvi legge per contrasto a gioco patologico"

20 marzo 2014 - 11:03

Il gioco d'azzardo si sta trasformando in una vera emergenza sociale anche nella nostra regione. Per questo è urgente intervenire con tutti gli strumenti a nostra disposizione per promuovere iniziative di contrasto, prevenzione e riduzione del rischio di dipendenza rispetto a un fenomeno che anche in Umbria appare in dilagante ascesa. Non possiamo più assistere inermi a un fenomeno che apre le porte alla criminalità organizzata e trascina molte persone in un circolo vizioso con gravi conseguenze personali e sociali. Con queste parole Oliviero Dottorini, capogruppo dell'Italia dei valori all'Assemblea legislativa, torna a sollecitare la trattazione della sua proposta di legge, “depositata ormai da tempo, per il contrasto della devianza da gioco d'azzardo patologico.  

Scritto da Redazione GiocoNews
Umbria, Dottorini (Idv): "Regione approvi legge per contrasto a gioco patologico"


"4MILA APPARECCHI IN UMBRIA" - "I dati più recenti - continua Dottorini, che nella nota fa riferimento anche alla qualifica di 'presidente di Umbria Migliore' - ci dicono che in Umbria si giocano circa 2 milioni di euro al giorno negli oltre 4mila apparecchi installati nei vari locali. Appare in grande crescita inoltre il numero di persone seguite dai servizi sociali proprio per problemi legati alla ludopatia. Il diluvio di lotterie, gratta e vinci, scommesse, slot machine e poker on line sembra incidere molto profondamente sul tessuto connettivo della nostra comunità regionale, andando a colpire soprattutto i più deboli e le persone in difficoltà".

 

 

LA PROPOSTA IDV - Per questo, prosegue il consigliere, "oltre al divieto di pubblicità e a limiti alla collocazione delle sale da gioco consentite solo a una precisa distanza da istituti scolastici o centri giovanili, la nostra proposta di legge prevede l'attivazione di un numero verde regionale e la creazione di un marchio etico 'slot-free' da esporre presso gli esercizi dei locali pubblici che rinunciano alla istallazione di apparecchi da gioco, con misure premianti nei bandi e agevolazioni fiscali sulla quota Irap regionale".

 

RETE DI SOGGETTI - Facendo tesoro delle sollecitazioni giunte dal mondo dell'associazionismo – continua il consigliere regionale - "il nostro testo tende a mettere in rete, nell'ottica della sussidiarietà, molteplici soggetti, a cominciare dalle
realtà del volontariato e del privato sociale. Prevenzione e formazione di operatori, educatori, genitori e gestori di locali e sale giochi sono al centro di una proposta che prevede la possibilità per la Regione di attivare collaborazioni con le associazioni di volontariato, anche con la concessione di contributi, per progetti integrati con i servizi socio-sanitari territoriali. Viene prevista inoltre l'istituzione di un Osservatorio
regionale sulla dipendenza comportamentale da gioco d'azzardo per monitorare
gli effetti del fenomeno in tutte le sue componenti".



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