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In Regione Abruzzo si torna a parlare di gioco con il Ddl di Sel

03 aprile 2014 - 15:04

‘Norme per la prevenzione e il trattamento della dipendenza dal gioco d’azzardo lecito’. È questo il titolo della proposta di legge presentata in Regione Abruzzo dal consigliere di Sel, Franco Caramanico.

Scritto da Sm
In Regione Abruzzo si torna a parlare di gioco con il Ddl di Sel

“Il progetto reca disposizioni finalizzate alla prevenzione e al contrasto di forme di dipendenza dal gioco d'azzardo lecito, nonché al trattamento e al recupero delle persone che ne sono affette e al supporto delle loro famiglie. Stabilisce, inoltre, misure volte a contenere l'impatto negativo delle attività connesse alla pratica del gioco d'azzardo lecito sulla sicurezza urbana, sulla viabilità, sull'inquinamento acustico e sul governo del territorio”, afferma il consigliere.

 

 

LE CARATTERISTICHE DELLA PROPOSTA - La proposta di legge prevede una riduzione dell’1% sull’Irap agli esercenti che provvederanno volontariamente alla completa disinstallazione degli apparecchi da gioco. Questa disposizione si applicherà non solo a nuovi esercizi, ma anche a quelli già esistenti; il divieto di aprire nuove sale giochi o l’installazione di slot machine in bar o altri esercizi a una distanza inferiore a 500 metri da luoghi sensibili come scuole, luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali o semi residenziali di ambito socio sanitario come le case di riposo, centri giovanili e oratori. I sindaci avranno il potere di individuare altri luoghi sensibili o di adottare altre forme per premiare chi rinuncerà alle macchinette. L’introduzione del marchio 'No slot' da esporre negli esercizi che rinunceranno ad ospitare le slot machine.  Il divieto di qualsiasi forma di pubblicità sull'apertura di sale da gioco; i sindaci avranno la competenza sul controllo; inoltre i locali che ospitano le slot machine dovranno avere spazi appositi riservati al gioco, nettamente separati dal resto dell'ambiente. Per quanto riguarda invece l’aspetto patologico derivante dal gioco d’azzardo, il progetto prevede che le Asl dovranno garantire a coloro i quali soffrono a causa del “gioco d’azzardo patologico” e ai loro familiari accoglienza, valutazione diagnostica, presa in carico e cura, reinserimento e coordinamento con le associazioni che si occupano di questa forma di dipendenza. Le disposizioni prevedono anche l'obbligo per i titolari di locali per il gioco d'azzardo di frequentare appositi corsi di formazione allo scopo di imparare a riconoscere i clienti affetti da tale patologia. Infine, stabilisce che ogni anno la Regione stilerà un rapporto ad hoc sull'attività svolta e sui risultati ottenuti dalla legge e sulle criticità riscontrate.

Nell’attuale legge sul gioco, approvata di recente dal Consiglio regionale abruzzese, la distanza dai luoghi sensibili è di 300 metri. E proprio sulle distanze si era accesa la discussione tra i consiglieri con la presentazione di emendamenti, poi bocciati.

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