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Decreto Finanza Locale: cadono emendamenti su gioco, posta la fiducia dal Governo

10 aprile 2014 - 07:50

Cadono tutti gli emendamenti al decreto in materia di finanza locale relativi a un aumento del prelievo erariale sui giochi.

Scritto da Sm
Decreto Finanza Locale: cadono emendamenti su gioco, posta la fiducia dal Governo

Oggi in Aula il voto sulla questione di fiducia posta ieri dal Governo sull'approvazione, senza emendamenti e articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del disegno di legge di conversione del decreto legge 6 marzo 2014, n. 16, disposizioni urgenti in materia di finanza locale, nonché misure volte a garantire la funzionalità dei servizi svolti nelle istituzioni scolastiche (C. 2162-A) nel testo approvato dalle Commissioni a seguito del rinvio deliberato dall'Assemblea.

I deputati del M5S avevano chiesto che “decorrere dal 1° gennaio 2014 una quota non inferiore a 1000 milioni di euro annui delle entrate derivanti dai giochi pubblici è destinata alle finalità della presente legge. Al fine di assicurare le predette risorse il Ministero dell’economia e finanze-Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato è autorizzato ad emanare, con propri decreti dirigenziali, entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della presente legge, disposizioni volte a modificare la misura del prelievo erariale unico attualmente applicato ed eventuali addizionali, nonché la percentuale del compenso per le attività di gestione ovvero per quella dei punti vendita”.

In un secondo emendamento si chiedeva che “entro sessanta giorni dalla conversione in legge del presente decreto al fine di assicurare maggiori risorse dalle entrate derivanti dai giochi, in misura non inferiore a 3.000 milioni, da destinare alla copertura degli oneri di cui al presente comma, il Ministero dell’economia e finanze-Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato è autorizzato ad emanare, con propri decreti dirigenziali entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della presente legge, disposizioni per introdurre nuove modalità dei giochi già esistenti compresi il Lotto e i giochi numerici a totalizzazione nazionale, modificare la misura del prelievo erariale unico attualmente applicato ed eventuali addizionali, nonché la percentuale del compenso per le attività di gestione ovvero per quella dei punti vendita”.

Nel terzo emendamento sempre dei Cinquestelle si prevedeva che “Entro 30 giorni dalla data di conversione del presente decreto legge, il Ministero dell’economia e finanze-Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato è autorizzato ad emanare, con propri decreti dirigenziali, disposizioni per modificare la misura del prelievo erariale unico, attualmente applicato sui giochi ed eventuali addizionali, nonché la percentuale del compenso per le attività di gestione ovvero per quella dei punti vendita al fine di conseguire un maggior gettito per l’anno 2014 non inferiore a 70 milioni di euro e a 100 milioni a decorrere dal 2015”.

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