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Ddl finanza locale, respinti anche in Senato gli emendamenti sul gioco

28 aprile 2014 - 10:05

Dopo la bocciatura alla Camera, anche le commissioni riunite quinta (Bilancio) e sesta (Finanze) hanno respinto, assieme a tutti gli altri presentati e che non erano stati ritirati, gli emendamenti al ddl recante ‘Disposizioni urgenti in materia di finanza locale, nonché misure volte a garantire la funzionalità dei servizi svolti nelle istituzioni scolastiche’ che chiedevano di innalzare la tassazione sui giochi. A presentare i quattro emendamenti, alcuni esponenti del Movimento Cinque Stelle.

Scritto da Anna Maria Rengo
Ddl finanza locale, respinti anche in Senato gli emendamenti sul gioco

Il primo, a firma Puglia, Vacciano, Molinari e Bottici chiedeva di “modificare la misura del prelievo erariale unico, attualmente applicato sui giochi ed eventuali addizionali, nonché la percentuale del compenso per le attività di gestione ovvero per quella dei punti vendita al fine di conseguire un maggior gettito non inferiore a 70 milioni di euro a decorrere dal 2014”. Il secondo, a firma Ciampolillo, chiedeva di “conseguire un maggior gettito non inferiore a 400 milioni di euro per il 2014 e a 800 milioni di euro a decorrere dal 2015”. Ancora, Vacciano e Molinari chiedevano di “modificare la misura del prelievo erariale unico, attualmente applicato sui giochi ed eventuali addizionali, nonché la percentuale del compenso per le attività di gestione ovvero per quella dei punti vendita al fine di conseguire un maggior gettito per l'anno 2014 non inferiore a 70 milioni di euro e a 100 milioni di euro a decorrere dal 2015”, mentre Blundo chiedeva di conseguire un maggior gettito non inferiore a 100 milioni di euro a decorrere dal 2014”.

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